Lo Hawkesbury River aveva raggiunto il livello massimo nella tarda serata di sabato, poco al di sotto di quello registrato a Windsor.
Quando l’acqua aveva cominciato a calare, circa 800 persone dell’area metropolitana di Sydney erano ancora interessate dagli avvisi di evacuazione.
Numerosi ordini di evacuazione sono stati revocati per Hawkesbury dai servizi d’emergenza statali, ed anche per South Windsor, Pitt Town, Sackville e North Richmond.
Le disposizioni di oggi fanno seguito ad un fine settimana burrascoso durante il quale i servizi di emergenza hanno proceduto al recupero di centinaia di residenti bloccati dagli allagamenti.
Le piogge torrenziali di venerdì avevano rese necessarie evacuazioni e allarmi d’emergenza nelle Northern Beaches di Sydney, nel sud-ovest della capitale e nell’area dell’Illawarra a causa dell’esondazione di numerosi corsi d’acqua e per la tracimazione della Warragamba Dam.
Nelle 24 ore fino alle 5 di ieri mattina, i servizi hanno risposto a 1877 chiamate di soccorso, 146 di questi finalizzate al recupero di gente rimasta circondata dall’inondazione.
Nonostante il miglioramento delle condizioni metereologiche ed il decrescere del livello delle acque alluvionali, ai residenti evacuati da alcune aree è stato detto che l’accesso alle loro case potrebbe richiedere ancora settimane.
Il governo federale ieri ha dichiarato l’evento stato di calamità naturale.
La dichiarazione dà ai residenti aventi diritto colpiti dalle inondazioni l’accesso a sovvenzioni per ripristinare gli articoli domestici essenziali e per intraprendere lavori di riparazione alle loro abitazioni.
Il pacchetto comprende finanziamenti ai comuni per sostenere i costi di pulizia e sgombero dei detriti, alloggi di emergenza e piccole somme in contanti per l’acquisto di beni essenziali per i residenti in dificoltà.