SYDNEY - Durante il periodo di picco della pandemia, il governo aveva emesso più di 50mila avvisi di sanzione per la violazione delle norme sanitarie pubbliche. Nel 2022, Revenue NSW aveva già ritirato oltre 36mila di queste multe quando il Commissario per l’Amministrazione delle Sanzioni del NSW aveva stabilito che non rispettavano le disposizioni del Fines Act.
Il problema principale era stato identificato nella mancanza di dettagli sufficienti nella descrizione delle infrazioni commesse. Sebbene ciò non significasse che le violazioni non fossero avvenute, le multe rimanenti – 23.539 in totale – erano state mantenute in vigore perché si riteneva che fossero formulate in modo più chiaro.
Martedì, però, il governo ha deciso di annullare anche queste multe e rimborsare circa 5,5 milioni di dollari ai cittadini interessati, riconoscendo che anche queste notifiche erano insufficientemente dettagliate.
Il Commissario per l’Amministrazione delle Multe, Scott Johnston, ha dichiarato: “Dopo rappresentazioni fatte al commissario di polizia e a me stesso sulla validità delle multe legate al COVID-19, ho deciso di esercitare la mia autorità statutaria e ritirare questi avvisi”, Revenue NSW si metterà in contatto con tutte le persone interessate assistendole nella risoluzione della questione.
Il Redfern Legal Centre, che aveva portato il caso davanti alla Corte Suprema nel 2022, ha sottolineato che le multe avevano colpito principalmente persone in condizioni vulnerabili, tra cui comunità aborigene e famiglie a basso reddito.
“La legge è stata approvata frettolosamente e ha eroso la giustizia nel sistema governativo - ha affermato Samantha Lee, avvocato supervisore -. Queste multe hanno gravato su molte famiglie, ma siamo riusciti a ottenere giustizia per le persone del New South Wales”.