Il partito guidato da Lia Finocchiaro si è affermato in 17 dei 25 seggi, mentre il Partito laburista è stato ridotto a soli quattro dopo le elezioni del 24 agosto.

Il CLP ha ottenuto un voto primario del 48,9%, rispetto al 28,8% dell’ALP, agli  indipendenti e ai Verdi sono andati i restanti quattro seggi.

Finocchiaro dovrebbe annunciare il suo gabinetto nei prossimi giorni, prima che il parlamento torni a riunirsi a ottobre.

Nel suo seggio di Spillet, il nuovo ministro capo ha ricevuto ben il 79,6% dei voti, la sua rivale, la leader laburista Eva Lawler, ha ottenuto solo il 35% a Drysdale venendo estromessa dal parlamento.

Il Partito laburista ha difeso con successo solo gli elettorati di Arnhem, Arafura, Daly e Gwoja, tutti rappresentati da membri delle Prime Nazioni, rendendolo un’opposizione interamente aborigena.

Tre indipendenti e la prima deputata dei Verdi siederanno in parlamento.

Essendo il parlamento del NT unicamerale, i numeri stanno a significare che il CLP ha una maggioranza schiacciante e potrà promulgare e approvare le leggi a suo piacimento.

I Verdi hanno rivendicato il loro primo seggio nella storia del Territorio dopo che un conteggio a tre ha visto Kat McNamara uscire vittoriosa a Nightcliff con un margine di 36 voti davanti a Natasha Fyles, ex ministro capo.

Nonostante il voto obbligatorio, l’affluenza alle urne è stata sensibilmente inferiore rispetto alle elezioni del 2020, solo il 68% dei residenti si è recato alle urne.

Nelle aree regionali, quelle in cui i laburisti hanno vinto seggi, l’affluenza alle urne è stata pari al 32%.

Il commissario elettorale del NT Kirsten Kelly ha detto che la commissione si metterà in contatto con le comunità remote per informarle del risultato.

Tradizionalmente il Northern Territory ha i tassi di partecipazione più bassi della nazione e le disposizioni contenute nella sua legge elettorale fanno sì che le persone che vivono in comunità remote spesso non vengano multate per non aver votato.