WASHINGTON – Il presidente americano Donald Trump ha avuto il colloquio telefonico con il premier israeliano Benjamin Netanyahu in precedenza annunciato da Axios e confermato da un funzionario della Casa Bianca all’Afp. Al centro del colloquio, durato circa 40 minuti, la questione iraniana, dopo che Trump aveva chiesto a Netanyahu di non bombardare i siti nucleari in Iran.
Il colloquio è avvenuto mentre si aspetta la controproposta iraniana all’accordo presentato dagli Stati Uniti sul programma nucleare di Teheran. Il presidente Trump ha informato Netanyahu che Washington ha trasmesso una “offerta ragionevole” a Teheran nell’ambito delle discussioni sul programma nucleare iraniano, secondo una breve dichiarazione dell’ufficio di Netanyahu.
“Il Primo ministro (...) ha parlato con il signor Trump questa sera”, si legge nella dichiarazione. Il presidente degli Stati Uniti lo ha informato “che gli Stati Uniti hanno trasmesso un’offerta ragionevole all’Iran”: “E che ci aspettiamo di ricevere una risposta nei prossimi giorni”, ha aggiunto.
Trump ha intanto annunciato che l’Iran e gli Stati Uniti terranno nuovi colloqui sul nucleare giovedì, aggiungendo che i negoziatori di Teheran sono stati “duri” e che un accordo “non è ancora stato raggiunto”.
“Abbiamo un incontro con l’Iran giovedì, quindi aspetteremo fino a giovedì”, ha detto Trump ai giornalisti quando gli è stato chiesto se Teheran avesse già presentato la controproposta promessa per un accordo.
La scorsa settimana la guida suprema iraniana, l’ayatollah Ali Khamenei, aveva dichiarato che la proposta statunitense fatta al suo Paese per raggiungere un accordo sul nucleare va contro gli interessi dell’Iran.
“La proposta presentata dagli americani è al 100% in contrasto con lo slogan ‘noi possiamo’”, ha dichiarato Khamenei, facendo riferimento ai principi cardine della Rivoluzione islamica del 1979 sull’indipendenza del Paese.
“L’Iran non aspetta la luce verde degli Usa per prendere decisioni”, ha aggiunto, mentre è in corso un negoziato nel quale Washington chiede a Teheran di fermare l’arricchimento dell’uranio, impedendo all’Iran di potersi dotare della bomba atomica. Il tutto dietro la minaccia di Israele di bombardare i siti nucleari iraniani.
“La prima parola degli americani - ha detto Khamenei, citato dalla Tv di Stato - è che l’Iran non dovrebbe avere un’industria nucleare, così che il Paese abbia sempre bisogno degli Stati Uniti. Ma la nostra risposta a questa assurdità è che gli Stati Uniti non possono danneggiarci su questo”.