ROMA - La Procura di Roma ha aperto un procedimento sul caso partito dalla denuncia di un informatico che ha rivelato come su piattaforme online siano presenti i numeri di telefono delle massime cariche dello Stato, a cominciare da quelli del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. 

Attività sulla quale vuole vederci chiaro anche il Copasir, che chiederà informazioni sulla vicenda.  

Oggi interviene l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, precisando attraverso un comunicato che la notizia di una filtrazione di dati dei suoi vertici “è assolutamente destituita di fondamento”, e sottolineando che l’esposizione delle informazioni rinvenute non sarebbe stata causata da “una compromissione del nostro sistema informatico”. 

Nella segnalazione, effettuata dall’esperto di informatica Andrea Mavilla, si faceva esclusivo riferimento al rinvenimento sul web di numeri e contatti personali di quadri dirigenziali dell’Agenzia, ma le verifiche successive hanno consentito di accertare che la segnalazione non riguardava un’esfiltrazione di dati, e che alcune delle informazioni risultavano non più attuali in quanto riferiti a precedenti esperienze di lavoro, e in altri casi erano esposte per motivi professionali. 

“Per quanto riguarda l’esposizione sul web di dati afferenti ad alte personalità dello Stato, che appare riconducibile alla stessa fenomenologia sopra descritta, l’Agenzia riferirà al Copasir”, conclude il comunicato. 

Comunque, in Procura è arrivata una prima informativa del Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche (Cnaipic) della Polizia Postale.  

Gli inquirenti, in questa primissima fase, stanno cercando di risalire a possibili soggetti eventualmente collegati ad aziende che avrebbero raccolto i dati, per capire la liceità dell’acquisizione delle informazioni personali. 

Sulla vicenda sarebbe al lavoro anche il Garante della privacy, che ha aperto un’istruttoria inviando una richiesta di informazioni a Lusha Systems, una società statunitense che offre alle aziende informazioni per trovare o verificare, tra gli altri, indirizzi e-mail e numeri di telefono fisso e mobile.  

La società avrebbe nel suo core business la vendita di recapiti di dubbia provenienza, anche di persone che vivono in Italia, inclusi quelli di rappresentanti di spicco delle Istituzioni.