PERTH – La Chiesa cattolica del WA fornirà alla polizia statale un rapporto inviato al Vaticano secondo cui l’ex vescovo di Broome Christopher Saunders avrebbe abusato sessualmente di quattro ragazzi aborigeni e ne avrebbe adescati decine di altri. Secondo quanto ha riferito il canale televisivo Seven Network, inoltre, l’alto prelato durante la sua lunga permanenza alla guida della diocesi di Broome, durata oltre 25 anni, avrebbe organizzato festini a sfondo sessuale in edifici di proprietà della Chiesa e avrebbe speso migliaia di dollari della Diocesi in pagamenti in contanti, e telefoni cellulari, alcol e sigarette.

L’ex vescovo ha sempre negato le accuse e non è mai stato incriminato dalla polizia statale, ma si è dimesso nel 2020 dopo che erano emerse le prime accuse nei suoi confronti.

L'arcivescovo Timothy Costelloe, presidente della Conferenza episcopale cattolica australiana, ha dichiarato che, a seguito di una richiesta della polizia, la chiesa sta "prendendo misure immediate" per fornire alle forze dell’ordine una copia del rapporto. "La Chiesa e la polizia del Western Australia rimangono in contatto continuo e collaborativo in relazione a questa questione", ha sostenuto l’arcivescovo una breve dichiarazione.

Costelloe ha precisato che il rapporto su Saunders, curato dall'arcivescovo di Brisbane Mark Coleridge, è stato fornito alla Santa Sede, e che il Dicastero per la Dottrina della Fede sta continuando le indagini. "A tempo debito la Santa Sede prenderà le sue decisioni, si spera senza indebiti ritardi".

L'indagine, svolta nel rispetto della lettera apostolica Vos Estis Lux Mundi di Papa Francesco, ha identificato i casi di 67 ragazzi e giovani aborigeni che potrebbero essere stati sottoposti a molestie e abusi da parte del vescovo.

"È stato stabilito attraverso le testimonianze, l'esame di documentazione e altre prove che il vescovo Christopher Saunders ha sviluppato un modus operandi di adescamento di giovani aborigeni allo scopo di avere rapporti di tipo sessuale durante la sua permanenza nella regione del Kimberley, sia quando era prete che dopo essere diventato vescovo," si legge nel rapporto.

Il premier statale Roger Cook ha detto che il ritardo con cui sono state avviate le indagini è una "macchia" per la Chiesa cattolica. “Vogliamo che queste indagini faccia luce completa sulle accuse in modo da poter dare conforto e giustizia alle vittime di questi abusi".

Un portavoce della Polizia statale ha confermato di avere richiesto una copia della relazione del Vaticano e ha aggiunto che potrebbero essere aperte nuove indagini se ulteriori informazioni dovessero venire alla luce.

Il portavoce ha precisato che le forze dell’ordine statali hanno già eseguito due investigazioni su di una serie di accuse relative a “un membro della Chiesa cattolica” nella regione del Kimberley tra il 2018 e il 2020. In entrambi i casi non erano state rilevate prove sufficienti per formulare imputazioni.

“I reati di natura sessuale sono complessi e difficili da perseguire. In ogni circostanza, il benessere di coloro che denunciano i fatti è della massima importanza”, ha concluso il portavoce.