BRUXELLES - La Ue adotterà nuove sanzioni contro soggetti legati alla Russia, per le attività ibride condotte nei confronti dell’Unione nel contesto della guerra che continua in Ucraina. Il Consiglio ha deciso di applicare misure restrittive nei confronti di altri dodici individui e due entità, alla luce delle attività ibride di Mosca, tra cui la manipolazione e l’interferenza di informazioni straniere e le attività informatiche dolose contro la Ue, i suoi Stati membri e partner. 

Il Consiglio ha inserito nell’elenco dei soggetti sanzionati analisti di politica estera di spicco inseriti in istituzioni, think tank e università strettamente collegati o affiliati all’apparato politico e di comunicazione del Cremlino, oltre a influencer che promuovono propaganda filorussa e teorie del complotto sull’invasione russa dell’Ucraina, nonché narrazioni anti-ucraine e anti-Nato. Tra loro anche ex ufficiali militari o di polizia dell’Europa occidentale. 

Il Consiglio, inoltre, ha deciso di sanzionare il 142º Battaglione per la guerra elettronica. Il Battaglione, con sede a Kaliningrad, è responsabile dell’utilizzo della tecnologia per disturbare qualsiasi sistema di comunicazione a onde corte, conducendo esercitazioni di guerra elettronica, in relazione ai recenti casi di interruzioni del segnale Gps verificatisi in diversi Stati membri dell’Ue. 

Infine, l’elenco include membri dell’unità 29155 del Gru, il servizio segreto militare russo, nonché del gruppo di minaccia informatica Cadet Blizzard. Questi avrebbero preso parte ad attacchi informatici contro organizzazioni governative in Ucraina, oltre a prendere di mira Stati membri dell’Ue e alleati della Nato per ottenere informazioni sensibili e con l’obiettivo di destabilizzarne la situazione politica. 

Con le misure adottate oggi, l’Unione Europea ha esteso le sanzioni imposte a causa delle attività destabilizzanti della Russia. Le misure restrittive si applicheranno ora a un totale di 59 persone e 17 entità, che si ritroveranno immediatamente isolate dal sistema finanziario europeo. Per tutti i soggetti designati è scattato il congelamento dei beni, vietando di fatto a qualsiasi cittadino o azienda della Ue di trasferire loro fondi o risorse economiche. Non solo: per le persone fisiche coinvolte, è stato imposto anche un severo divieto di viaggio, impedendo loro l’ingresso o il transito in qualsiasi territorio dell’Unione. 

Tra i soggetti sanzionati c’è John Mark Dougan, un ex vicesceriffo della Florida fuggito in Russia nel 2016, accusato di aver partecipato a operazioni di informazione digitale pro-Cremlino da Mosca gestendo la rete di siti web di notizie false CopyCop e sostenendo le attività di Storm-1516. 

I siti web non autentici, spiega il Consiglio, “imitano organi di informazione legittimi e diffondono storie inventate e contenuti deepfake generati dall’Ia”. Le attività di Dougan sono state collegate da autorità occidentali e fonti investigative indipendenti ai servizi segreti militari russi (GRU) e al think tank moscovita Center for Geopolitical Expertise.  

Secondo queste fonti, Dougan riceverebbe “sostegno e direttive dalla Russia” con l’obiettivo specifico di influenzare i processi democratici e il dibattito pubblico nei Paesi occidentali. Tali direttive includerebbero l’influenzare le elezioni oltre a screditare personalità politiche. 

Colpiti anche diversi analisti, giornalisti e dirigenti di think tank russi, tra cui Andrei Bystritskyi, presidente del Valdai Club. Secondo il Consiglio, Bystritskiy “sostiene attivamente e diffonde la narrazione ufficiale russa per quanto riguarda le relazioni internazionali, il controllo dei media e il ruolo della Russia negli affari globali”. Il Valdai Club “è utilizzato come strumento di diplomazia pubblica e di potere di persuasione della Russia; gestendo questo organismo, Bystritskyi contribuisce all’infrastruttura di produzione e diffusione di narrazioni statali”. 

La lista include anche Jacques Baud, ex colonnello dell’esercito svizzero e analista strategico, “ospite regolare di programmi televisivi e radiofonici filorussi”. Secondo il Consiglio, sarebbe un portavoce della propaganda filorussa e formulerebbe teorie complottiste, ad esempio “accusando l’Ucraina di orchestrare la propria invasione per aderire alla Nato”. 

C’è poi Xavier Moreau, nato in Francia, uomo d’affari che ha fondato il sito web Stratpol ed ex ufficiale militare. Sarebbe anche lui un “portavoce della propaganda filorussa e pro-Cremlino”, che diffonde teorie complottiste sull’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. 

Oltre a diversi agenti del Gru, viene sanzionato l’International Russophile Movement, un movimento ritenuto responsabile di amplificare, per conto del governo russo, le narrazioni destabilizzanti a livello mondiale. Il movimento “ha forti legami con il ministero degli Affari esteri russo, da cui riceve sostegno per il suo lavoro”.  

Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov “ha pronunciato interventi di apertura nelle riunioni congressuali del movimento”. Il movimento è inoltre associato all’ideologo del Cremlino Aleksandr Dugin e all’oligarca dei media Konstantin Malofeev. 

Inoltre, sono state sanzionate altre cinque persone e quattro entità ritenute responsabili di sostenere la flotta ombra russa e la sua catena del valore. Lo scopo delle misure è “limitare ulteriormente la capacità della Russia di generare entrate”. Le persone sanzionate sono imprenditori collegati, direttamente o indirettamente, alle principali compagnie petrolifere statali russe Rosneft e Lukoil. 

Sono tutti coinvolti in un settore economico che fornisce una fonte sostanziale di entrate al governo della Federazione Russa. Inoltre, controllano navi che trasportano petrolio greggio o prodotti petroliferi, originari o esportati dalla Russia, nascondendo la vera origine del petrolio e “praticando al contempo pratiche di trasporto irregolari e ad alto rischio”. 

Le entità listate oggi sono compagnie di navigazione con sede negli Emirati Arabi Uniti, in Vietnam e in Russia che possiedono o gestiscono petroliere soggette a misure restrittive imposte dall’Ue o da altri Paesi perché fanno parte della flotta ombra russa.