La Dante Alighieri Society di Sydney amplia la propria offerta culturale con un’iniziativa dedicata ai più piccoli: un nuovo corso di storytelling pensato per bambini dai 2 ai 6 anni, italiani e australiani.
Lo ha annunciato la vicepresidente Antonella Beconi, sottolineando il desiderio dell’associazione di colmare un vuoto formativo rivolto alla fascia d’età prescolare, spesso trascurata al di fuori del circuito scolastico.
Il corso, che inizierà sabato 17 maggio, si terrà presso la libreria Better Read Than Dead al 256 King Street, Newtown.
“Abbiamo sempre offerto corsi per adulti, ma sentivamo il bisogno di creare uno spazio anche per i bambini – ha raccontato Beconi –. L’idea è nata dalla volontà di offrire ai più piccoli un’occasione per immergersi nella lingua italiana in modo ludico e creativo, e allo stesso tempo dare ai genitori l’opportunità di condividere con i figli un’esperienza formativa e di qualità”.
Il corso sarà condotto da Mara Panetta, insegnante specializzata nella didattica per l’infanzia, con esperienza sia accademica che pratica nel lavoro con bambini piccoli. “È importante avere figure qualificate – ha spiegato Beconi –, perché con i più piccoli non si può improvvisare: la riuscita del corso e la fiducia delle famiglie dipendono molto dall’insegnante”.
Ogni lezione prevede letture animate, giochi, canzoni e attività artistiche che stimolano la creatività e la curiosità, favorendo l’apprendimento dell’italiano in modo naturale.
Non si tratta solo di un’opportunità educativa, ma anche di un momento di condivisione prezioso per famiglie bilingui o interessate alla lingua e cultura italiana.
Con questa iniziativa, la Dante Alighieri Society di Sydney conferma il proprio impegno nella promozione dell’italianità in Australia, offrendo strumenti nuovi per trasmettere la lingua e la cultura fin dai primi anni di vita.
Un piccolo passo che ha tutto il potenziale per lasciare un grande segno, in un momento dove la lingua italiana in Australia deve essere valorizzata il più possibile, cercando di coinvolgere le nuove, nuovissime generazioni che crescono con un’identità mista e che cercano il loro posto in un mondo dove le culture sono sempre più interconnesse.