SALERNO - L’ex presidente della Provincia salernitana ed ex sindaco di Capaccio Paestum, Franco Alfieri, è tra i 10 arrestati nell’ambito dell’inchiesta sullo scambio politico-mafioso tra Campania e Abruzzo. Il provvedimento è stato emesso dalla sezione Gip-Gup del Tribunale del capoluogo campano su richiesta della locale Procura della Repubblica-Direzione distrettuale antimafia.
Alfieri era stato già arrestato il 3 ottobre dello scorso anno nell’ambito di un’inchiesta su appalti truccati quando era al vertice della Provincia e della cittadina in provincia di Salerno dimettendosi successivamente dai suoi incarichi. Successivamente aveva ottenuto i domiciliari. I 10 arrestati sono ritenuti responsabili, a vario titolo di scambio politico elettorale politico mafioso, tentato omicidio aggravato dal metodo mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, detenzione, porto e cessione di armi da guerra e comuni da sparo e favoreggiamento personale.
In relazione allo scambio elettorale politico mafioso, le indagini, durate circa due anni (dal 2022 al 2024), hanno riguardato la ricostruzione dei rapporti tra il sindaco dimissionario di Capaccio Paestum, Alfieri, e il pregiudicato capaccese Roberto Squecco, condannato in via definitiva per associazione per delinquere di tipo mafioso in quanto ritenuto esponente dell’ala imprenditoriale del clan Marandino di Capaccio-Paestum. Rapporti in cui sarebbe coinvolta anche l’ex moglie di Squecco, Stefania Nobili, consigliere comunale di Capaccio-Paestum all’epoca dei fatti.
Le vicende riguardano la candidatura a sindaco del Comune di Capaccio Paestum di Alfieri nel giugno 2019.Il materiale investigativo raccolto ha consentito di ipotizzare un patto elettorale politico mafioso fra Squecco, Nobili e lo stesso Alfieri riguardanti la raccolta di voti in favore del politico in occasione delle competizioni elettorali amministrative del Comune di Capaccio del 2019 in cambio del mantenimento del Lido Kennedy, all’epoca già raggiunta da provvedimenti ablatori, nella disponibilità di Squecco, anche tramite prestanome.