ROMA - Francis Kaufmann, l’uomo accusato del duplice omicidio della compagna Anastasia Trofimova e della loro figlioletta Andromeda, avrebbe trascorso almeno quindici giorni con loro a Villa Pamphili prima dell’uccisione.  

Secondo quanto emerso dalle indagini coordinate dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini - basate sull’analisi dei tabulati e delle celle telefoniche del californiano - Kaufmann avrebbe trascorso almeno quindici giorni dormendo a Villa Pamphili insieme ad Anastasia e Andromeda.  

Durante il periodo antecedente alla tragedia, i tre si recavano regolarmente al mercato di San Silverio per fare colazione.  

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il giugno scorso Kaufmann era stato coinvolto in una rissa all’interno dello Starbucks di piazza San Silvestro, come testimoniato dal titolare del locale. Il proprietario ha riferito di aver trovato Kaufmann a terra, visibilmente ferito, dopo un litigio con un altro cliente che si è poi dileguato. Accanto a lui c’erano la compagna e la bambina. 

Le telecamere interne dello Starbucks hanno immortalato la scena della lite, mostrando Kaufmann con un berretto da baseball, la piccola Andromeda in braccio e Anastasia al suo fianco. 

L’episodio colloca la morte di Anastasia tra il 3 e il 4 giugno, dato confermato dal fatto che, a partire da quella data, il telefono di Kaufmann risultava spento. 

Anastasia aveva conosciuto Kaufmann nel settembre 2023 sull’isola di Malta. Il suo corpo, trovato 17 giorni fa nel parco di Villa Pamphili, era avvolto in un telo di plastica e privo di segni evidenti di violenza esterna. Gli esami istologici sono in corso per chiarire le cause della morte, con l’ipotesi che possa essere stata uccisa per soffocamento. 

Attualmente Kaufmann si trova in carcere in Grecia, dopo essere stato fermato sull’isola di Skiathos, dove era arrivato in aereo poche ore prima. Il sospettato si è opposto all’estradizione e ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere durante l’udienza di convalida. La Corte d’Appello ha ora sessanta giorni per decidere sul suo trasferimento in Italia. 

L’omicidio ha scosso la città e riaccende l’attenzione sulla vulnerabilità dei più fragili e sulla necessità di politiche sociali più efficaci per chi vive ai margini della società.  

L’indagine è ancora in corso e gli investigatori sono al lavoro per chiarire ulteriori dettagli e ricostruire la dinamica dei fatti.