MELBOURNE – Secondo due nuovi sondaggi condotti da Redbridge e Newspoll, il Partito laburista sarebbe attualmente avviato a ottenere una quarta vittoria consecutiva alle elezioni statali, un risultato senza precedenti. Il rilevamento Redbridge, commissionato dal quotidiano Herald Sun, rivela che, se si votasse oggi, l’ALP otterrebbe il 51,5% delle preferenze su base bipartitica contro il 48,5% della Coalizione. Parallelamente, il sondaggio Newspoll effettuato per conto del The Australian registra un margine ancora più ampio: 53% contro il 47%.

Questi dati emergono pur in un contesto critico per il governo Allan, segnato da un debito statale che ha raggiunto i 149 miliardi di dollari (con una previsione di 194 miliardi entro il 2028-29), da rischi di declassamento del credito statale, ritardi e sforamenti nei costi dei progetti infrastrutturali chiave e un’impennata nella criminalità giovanile.

Nonostante queste problematiche, i laburisti hanno guadagnato quattro punti percentuali nel voto primario, raggiungendo il 37% secondo Redbridge. Secondo Kos Samaras co-direttore dell’agenzia demoscopica, una parte significativa del sostegno al governo Allan proviene da elettori residente nelle aree urbane in maggiore crescita, nelle aree a forte presenza multiculturali e quelle con elettori altamente istruiti.

Sul fronte opposto, la Coalizione registra un drastico calo di consensi. Solo il 38% degli elettori sostiene attualmente il partito liberale, con una perdita di cinque punti rispetto all’insediamento di Brad Battin a dicembre. A novembre, poco prima della rimozione di John Pesutto dalla leadership, con la Coalizione data in vantaggio col 51% contro il 49% su base bipartitica, il voto primario liberale era stato stimato al 43%, il più alto dal 2017.

La caduta nei sondaggi è trasversale: donne, giovani, cristiani, migranti, laureati e residenti nei sobborghi interni, medi e periferici di Melbourne stanno abbandonando i liberali. Solo gli elettori delle aree regionali continuano a offrire un certo sostegno, in parte grazie alla campagna contro la nuova tassa per i servizi d’emergenza introdotta dal governo.

Secondo i dati Redbridge, solo il 26% degli elettori ritiene che la Coalizione meriti di governare. Un dato che mette in discussione la leadership di Battin, già sotto pressione per le continue controversie interne e ora coinvolto in un procedimento giudiziario davanti alla Corte Suprema relativo a un prestito da 1,55 milioni di dollari concesso dal partito all’ex leader John Pesutto.

"Sono stato costretto a dedicare troppo tempo a questioni interne" ha ammesso lo stesso Battin. A ciò si aggiungono critiche per una sua crociera di quattro giorni compiuta poco dopo la nomina e le polemiche sul comportamento del suo vice, Sam Groth, nell’utilizzo dei rimborsi parlamentari.

Il sondaggio mostra tuttavia che anche il sostegno personale alla premier Jacinta Allan è ai minimi storici. Solo il 27% degli intervistati afferma di avere fiducia in un governo laburista rieletto, mentre il 61% si dichiara insoddisfatto del suo stile di leadership. Brad Battin, nonostante tutto, supera la premier come leader preferito: 41 a 36.

Tuttavia, il malcontento riguarda entrambi gli schieramenti: il 59% degli elettori ritiene che il Labor non meriti un nuovo mandato, mentre il 60% non ritiene la Coalizione pronta a governare nonostante che abbia passato già undici anni all’opposizione.

Secondo Tony Barry, ex stratega del Partito Liberale e ora co-direttore di Redbridge, la Coalizione manca di visione politica e di disciplina: "I Liberali del Victoria devono smettere di creare confusione e inseguire distrazioni e devono iniziare a definire una narrazione economica sostenuta da politiche audaci e distinte".