WASHINGTON - Domenica il Bitcoin ha superato gli 80.000 dollari per la prima volta nella sua storia, spinto dalla prospettiva di un alleggerimento normativo favorevole alle valute digitali che potrebbe essere messo in atto con il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca.
La principale valuta digitale per capitalizzazione ha sfondato questa soglia per raggiungere un massimo di 80.116 dollari, prima di arretrare leggermente. Giovedì aveva raggiunto la soglia dei 75.000 dollari, superando il record stabilito a marzo. Dopo i risultati delle elezioni presidenziali statunitensi, il suo prezzo è salito all’unisono con il dollaro.
Anche oggi rimangono forti gli acquisti sul Bitcoin, che ritocca nuovamente il suo massimo storico: la principale criptovaluta sale del 9% a 89.100 dollari, dopo aver sfiorato la soglia psicologica dei 90mila dollari.
Sui mercati è in corso il riposizionamento degli investitori sui titoli grandi vincitori della rivoluzione in arrivo alla Casa Bianca e il caso più eclatante è quello del più famoso cripto-asset, che trascina al rialzo anche altri prodotti: Ethereum per esempio sale del 7% a 3.380 dollari.
Durante la sua campagna elettorale, Donald Trump si è impegnato a rendere gli Stati Uniti “la capitale mondiale del bitcoin e delle criptovalute”. Proponendosi come paladino delle criptovalute, l’ex uomo d’affari è andato controcorrente rispetto all’amministrazione Biden, vista come sostenitrice di una rigida regolamentazione di un settore controverso e in gran parte fuori dal controllo delle istituzioni.