DUBAI - Il governo ha deciso di cambiare il fine settimana da venerdì-sabato a sabato-domenica e istituire una settimana lavorativa di quattro giorni e mezzo.
Le regole entreranno in vigore dal primo gennaio, secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa ufficiale Wam. La misura è applicata agli enti del governo federale e prevede nuovi orari di lavoro: i giorni lavorativi andranno dal lunedì al giovedì, con inizio alle 7:30 fino alle 15:30 e il venerdì dalle 7:30 alle 12:00.
La decisione è stata assunta dall’Autorità federale per le risorse umane del governo a seguito di benchmarks completi e studi di fattibilità che riflettono i potenziali impatti “sull’economia, sui legami sociali e familiari e sul benessere generale delle persone negli Emirati Arabi Uniti”.
Come da tradizione nel mondo islamico, il venerdì rimane giorno di preghiera dalle 13:15 e il personale del governo potrà anche scegliere di lavorare da casa o di organizzare il proprio orario di lavoro in base a un orario più flessibile.
La domenica, invece, a oggi primo giorno della settimana lavorativa, dal primo gennaio 2022 diventa festiva. Nessun dettaglio, invece, è ancora stato diffuso riguardo al settore privato e all’organizzazione della settimana scolastica, per cui si attendono chiarimenti.
Gli Emirati Arabi, primo Paese del mondo arabo a adottare il weekend del sabato e domenica, sono anche la “prima nazione al mondo a muovere nella direzione di una riduzione della settimana lavorativa rispetto ai cinque giorni, intendono aumentare l’equilibrio tra lavoro e vita privata, dando al contempo impulso alla competitività economica del Paese.”
La misura, infatti, vuole allineare gli Emirati Arabi ai mercati globali, consentendo alle imprese, ai mercati e alle istituzioni finanziarie del Paese di seguire in tempo reale le comunicazioni che guidano le transazioni e le attività bancarie a livello globale, facilitando legami commerciali e opportunità per le migliaia di società multinazionali e con sede negli Emirati Arabi.
Pochi giorni fa gli Emirati hanno festeggiato i 50 anni da quel 2 dicembre 1971 in cui si sono uniti in seguito alla partenza delle truppe britanniche dalla regione, dopo essere stati un protettorato inglese dal 1892. In 50 anni, il Paese è diventato la seconda potenza economica del mondo arabo dopo l’Arabia Saudita.
Spinti dalla grande ricchezza petrolifera, gli Emirati hanno infatti abbandonato le loro umili origini per diventare uno dei più grandi attori economici e politici del Medio Oriente.