BRISBANE - Grazie a un nuovo strumento sarà possibile prevedere la diffusione di molte malattie infettive tropicali, come la dengue. A inventare questo nuovo sistema è stato un gruppo di ricerca australiano che fonda tutto attorno all’elaborazione dei dati di viaggio dell’Associazione internazionale del trasporto aereo e l’incidenza delle malattie nel mondo.
“Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità circa la metà della popolazione mondiale è a rischio di contrarre la dengue. Comprendendo il comportamento di viaggio delle persone infette, possiamo stimare il numero di infezioni che vengono importate in diversi Paesi ogni mese - ha detto Jess Liebig, ricercatrice che ha condotto l’analisi -. Lo strumento determina anche il Paese di origine delle infezioni ed è in grado di scoprire i percorsi lungo i quali è molto probabile che si diffonda la dengue”.
In Paesi non endemici i focolai locali sono innescati da individui che acquisiscono la malattia all’estero e trasmettono il virus alle zanzare locali. Secondo Raja Jurdak, docente della Queensland University of Technology, molte persone che sono affette da malattie come la dengue non vengono diagnosticate in maniera corretta portando la malattia ad essere sotto-segnalata dalle stesse autorità sanitarie. È lui a dire infatti come secondo alcune ricerche, “circa il 92% delle infezioni sintomatiche non è stato segnalato alle autorità sanitarie principalmente a causa di bassi livelli di consapevolezza e diagnosi errate”.
Il nuovo strumento può essere applicato ad altre malattie trasmesse dalle zanzare come la malaria, la Zika e la Chikungunya.