CANBERRA – Un nuovo sondaggio sull’Australia Day condotto dall’Institute of Public Affairs (IPA) rivela un rilevante incremento - soprattutto tra i giovani - nel numero di coloro che ritengono che la ricorrenza dovrebbe continuare a essere festeggiata il 26 gennaio.
Secondo il rilevamento, condotto da Dynata per conto di IPA su di un campione rappresentativo di 1.002 persone, il 69% degli interpellati concorda con l’affermazione: “L’Australia Day dovrebbe essere celebrato il 26 gennaio”.
Questa percentuale è aumentata di sei punti rispetto allo scorso anno scorso, quando solo il 63% del campione sosteneva che la celebrazione dovesse continuare a coincidere con l’anniversario dell’arrivo della Prima Flotta a Port Jackson nel 1788.
Tra gli australiani di età compresa tra 18 e 24 anni, il cambiamento è stato ancora più marcato: nel 2024, solo il 42% di questo gruppo di età sosteneva la celebrazione il 26 gennaio.
Il sondaggio ha anche rivelato che l’86% degli intervistati si è dichiarato “orgoglioso di essere australiano”, mentre il 68% concorda sul fatto che l’Australia abbia “una storia di cui essere orgogliosi”.
“L’atmosfera intorno all’Australia Day è cambiata,” ha dichiarato Daniel Wild, vice direttore esecutivo dell’IPA. “Dovrebbe infondere speranza a tutta la comunità il fatto che, nonostante l’indottrinamento incessante nelle scuole e nelle università, i giovani australiani stiano crescendo nel loro orgoglio civico.”
Wild ha aggiunto che il fallito referendum sulla Voce e la marcia indietro di aziende come Woolworths e Australian Venue Co. rispetto alla celebrazione dell’Australia Day hanno mandato un messaggio chiaro: “È evidente che gli australiani comuni sono stanchi di questo atteggiamento negativo nei confronti del nostro passato”.
Anche i politici sono intervenuti sulla questione. Il ministro federale dell'Occupazione Murray Watt è incorso in un imbarazzante lapsus durante un’intervista televisiva nel programma Sunrise: “La data dovrebbe cambiare, questa è esattamente la posizione del governo,” ha dichiarato, correggendosi subito dopo: “Abbiamo detto ripetutamente che non vogliamo cambiare la data dell’Australia Day.”
Il deputato dei Nationals Barnaby Joyce ha subito colto l’occasione per scherzare sul lapsus: “Mi rendo conto che è stato un errore. Ma se ascoltate la regfistrazione, Watt ha iniziato dicendo che dovremmo cambiare la data,” ha detto. “Credo che la gente sia stanca di sentirsi dire dalle élite come gestire il Paese.”