“Sono tante le priorità così come sono tanti gli aspetti e i settori di attività di un Consolato - sottolinea la nuova console generale d’Italia a Melbourne, Chiara Mauri, ospite negli studi de Il Globo TV –. Ma, se devo dare un ordine, una scaletta a queste priorità, al primo posto metto un obiettivo preciso: trovare un immobile che sia all’altezza dell’attività che l’Istituto Italiano di Cultura si propone di portare avanti, che è quella della promozione della lingua e cultura italiana. Lo faccio perché sento la responsabilità di dare veramente alla comunità italiana un istituto di cultura degno di questo nome, ma anche perché è stata un’indicazione che chiaramente ho ricevuto dal ministero degli Esteri prima di partire. Qui c’è questa situazione di transizione, un istituto di cultura che purtroppo non ha una sede, non ha un direttore. Al momento sono reggente anche di quella struttura. Abbiamo un contesto qui talmente florido, una comunità italiana numerosa, vivace. Siamo nella città che è il cuore culturale dell’Australia. È una sfida molto grande, impegnativa. Non voglio sottovalutarne le criticità ma sono assolutamente determinata a trovare una soluzione. Sento il peso delle attese della comunità italiana che sta aspettando da tanto, troppo tempo”.
Una notizia importante, quella relativa al futuro dell’Istituto Italiano di Cultura di Melbourne, che è emersa nel corso della prima intervista ufficiale che la console Mauri ci ha gentilmente concesso. Un’intervista, disponibile su Il Globo TV, in cui la Console ha dato uno sguardo d’insieme sul percorso che l’ha portata ad assumere questo prestigioso incarico e sulle prospettive e le idee da mettere in campo nel corso dei prossimi quattro anni alla guida del Consolato d’Italia a Melbourne.
Un avvio di mandato di grande impatto, quello della nuova console generale, Chiara Mauri, che, nelle prime settimane di incarico nella nostra città, ha accolto il viceministro delle Imprese e del Made in Italy Valentino Valentini, accompagnato dall’ambasciatore d’Italia a Canberra Paolo Crudele, e una delegazione del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale con rappresentanti del progetto Italea e di alcune Regioni italiane.
Tutto nella splendida cornice di quello che, per il secondo anno consecutivo, si sta confermando come uno degli appuntamenti più importanti per tutta la comunità italiana del Victoria, ovvero la due giorni della Melbourne Italian Festa.
Entrata al Ministero degli Esteri nel 2010, Chiara Mauri ha iniziato nel cerimoniale diplomatico della Presidenza della Repubblica, l’ufficio che organizza le visite all’estero del Capo dello Stato. “Dopo questo primo incarico, sono partita per fare la vice capo missione in Myanmar in un momento di apertura straordinaria per quel Paese - ricorda la Console -. Poi sono stata capo ufficio commerciale presso l’Ambasciata d’Italia in Marocco. Tutte esperienze formative che mi hanno consentito di confrontarmi con contesti molto diversi gli uni dagli altri e che hanno costruito un bagaglio di competenze importante che è fondamentale per svolgere le funzioni di Console generale in una città come Melbourne. È un incarico stimolante per il quale sono grata all’amministrazione che mi ha dato fiducia e designata come Console generale”.
Anche in considerazione delle sue pregresse esperienze, non poteva mancare una riflessione sulle relazioni economiche tra Italia e Victoria. La console Mauri ha citato il partenariato strategico tra la Lombardia e il Victoria come esempio virtuoso di sinergia e auspicandone ulteriori sviluppi “in continuità con quanto fatto dalla mia collega Hanna Pappalardo (che l’ha preceduta alla guida del Consolato Generale d’Italia a Melbourne, ndr.)”.
Infine, la Console ha toccato il tema dei servizi consolari, con un focus particolare sull’emissione delle carte d’identita elettroniche. “Ho una squadra validissima; anche se purtroppo le risorse di cui disponiamo non sono così numerose, c’è la volontà di fornire servizi più efficienti. Devo ringraziare Hanna Pappalardo che mi ha preceduto, che ha avviato un processo di ristrutturazione dell’organico”.
“Il Consolato è la casa di tutti gli italiani qui a Melbourne; vogliamo essere un punto di riferimento”, ha concluso così la console Chiara Mauri.