PECHINO – Il presidente cinese Xi Jinping ha incontrato martedì il cancelliere tedesco Olaf Scholz, impegnato in una visita ufficiale di tre giorni in Cina. Lo riferisce il network statale Cctv.
Xi ha auspicato una stretta collaborazione tra i due Paesi: “Insieme possiamo infondere maggiore stabilità e sicurezza nel mondo”, ha dichiarato il presidente cinese, stando alla traduzione ufficiale.
“Finché ci atterremo ai principi del rispetto reciproco, cercando un terreno comune nonostante le differenze e imparando gli uni dagli altri, le relazioni bilaterali potranno continuare a svilupparsi in modo stabile”, ha aggiunto. Xi ha affermato che è iniziata una “nuova era di turbolenze e sconvolgimenti”, in cui aumenteranno i rischi per tutta l’umanità. “Per risolvere questi problemi, è essenziale che la cooperazione tra le grandi potenze prenda il sopravvento”.
Xi e Scholz hanno fatto anche una passeggiata tra i giardini della Diaoyutai State Guesthouse, a ovest di Pechino, e hanno avuto “uno scambio di opinioni profondo ed esauriente”, come ha precisato il network statale Cctv.
Il presidente cinese, in particolare, ha affermato che la Repubblica popolare “mantiene una politica stabile e coerente nei confronti della Germania e non pone alcuna minaccia alla sicurezza” di Berlino. Mentre quanto alle ripetute critiche alle esportazioni cinesi di veicoli elettrici, pannelli solari e batterie, Xi ha osservato di ritenere che abbiano “contribuito ad attenuare l’inflazione globale”.
Le parti hanno discusso anche della crisi in Ucraina e della guerra scatenata dalla Russia. A questo proposito Scholz, nel corso dell’incontro con il presidente cinese, ha sottolineato come la guerra di aggressione russa contro l’Ucraina e il rafforzamento militare della Russia “abbiano conseguenze negative molto significative per la sicurezza in Europa”.
Si tratta, ha affermato il cancelliere tedesco, di fattori che “colpiscono direttamente i nostri interessi fondamentali e danneggiano indirettamente l’intero ordine internazionale perché violano un principio della Carta dell’Onu, l’inviolabilità dei confini statali”. È necessario, ha aggiunto Scholz secondo una dichiarazione diffusa dal suo ufficio, arrivare “a una pace giusta in Ucraina”.
Sulla crisi ucraina, Xi ha da parte sua sottolineato che sia la Cina sia la Germania si impegnano a rispettare gli scopi e i principi della Carta delle Nazioni Unite, si oppongono all’uso di armi nucleari o all’attacco a impianti nucleari a uso pacifico, e chiedono sforzi per affrontare adeguatamente la questione della sicurezza alimentare globale e rispettare il diritto umanitario internazionale”.
Nelle circostanze attuali, Xi ha osservato che “tutte le parti dovrebbero impegnarsi per un rapido ripristino della pace per evitare che il conflitto si intensifichi e addirittura sfugga al controllo”. La Cina “non è coinvolta nella crisi ucraina, ma ha costantemente promosso, a suo modo, i colloqui di pace”, ha aggiunto il leader comunista, secondo una nota della diplomazia di Pechino.
Pechino “incoraggia e sostiene tutti gli sforzi che contribuiscono alla risoluzione pacifica della crisi e supporta lo svolgimento, a tempo debito, di una conferenza di pace internazionale riconosciuta sia dalla Russia sia dall’Ucraina e che garantisca l’equa partecipazione di tutte le parti e le discussioni eque su tutti i piani di pace”. La Cina, a tal proposito, “manterrà una stretta comunicazione” con tutte le parti interessate, compresa la Germania, su questo argomento.
Sempre nella giornata di martedì, il Pentagono ha riferito che il segretario alla Difesa, Lloyd Austin, ha parlato con l’omologo cinese Dong Jun: è stato il primo contatto tra i due in quasi 18 mesi, ultimo tassello del dialogo bilaterale riavviato a novembre dal summit di San Francisco (California) tra i presidenti Xi e Joe Biden.
“Questa mattina ho parlato in videoconferenza con il ministro della Difesa nazionale della Repubblica Popolare Cinese, l’ammiraglio Dong Jun. Abbiamo discusso delle relazioni USA-RPC sulla difesa, delle questioni di sicurezza regionali e globali e dell’importanza di linee aperte di comunicazione tra forze armate”, ha scritto Lloyd Austin in un testo su X (ex Twitter).