BERLINO - L’impopolare cancelliere tedesco Olaf Scholz è stato confermato alla guida del suo partito di centro-sinistra SPD in vista delle elezioni parlamentari anticipate di febbraio, con l’arduo compito di evitare una prevista debacle. Dopo il ritiro, giovedì, del suo unico rivale interno, il popolarissimo ministro della Difesa Boris Pistorius, il cancelliere 66enne ha avuto mano libera per correre per un secondo mandato in queste elezioni, organizzate dopo la rottura della sua coalizione con i Verdi e i Liberali il 6 novembre. I delegati dovranno poi convalidare la candidatura al congresso di gennaio. 

Dopo le rivalità interne e le turbolenze delle ultime settimane “che certamente non hanno aiutato”, il segretario generale dell’SPD Matthias Miersch ieri ha invitato il partito “a unirsi dietro Scholz”. È una scommessa rischiosa per il più antico partito tedesco, che nei sondaggi ha solo il 15% delle intenzioni di voto. L’opposizione conservatrice CDU/CSU ne ha più del doppio (33%) e l’estrema destra Alternativa per la Germania (AfD) ha il 18%. 

Olaf Scholz, il “volto” di un governo fallito e segnato da continui litigi interni, è “probabilmente il candidato alla cancelleria più debole e inadatto che la SPD abbia mai presentato”, afferma Der Spiegel. La sua coalizione, al potere dalla fine del 2021, è stata sconvolta dal licenziamento del ministro delle Finanze liberale per divergenze divenute insormontabili sulla politica di bilancio, nel bel mezzo di una crisi industriale nella più grande economia europea. 

Imperturbabile, l’uomo soprannominato “Scholzomat”, dall’unione del suo cognome e della parola tedesca Automat (macchina), per la sua voce monotona e le sue frasi interminabili, ripete più e più volte la sua convinzione che porterà ancora una volta il suo partito alla vittoria. Gli piace ricordare come nel 2021 abbia vinto le elezioni contro ogni pronostico. 

Allora sfruttò appieno le divisioni nel campo dei conservatori. Questa volta la sua strategia è quella di presentarsi come uomo di moderazione quando si tratta di sostenere militarmente l’Ucraina, nella speranza di sfruttare il pacifismo profondamente radicato tra i tedeschi dai tempi degli orrori nazisti e una significativa corrente di opinione filorussa. 

Secondo un recente sondaggio della televisione pubblica ARD, il 61% degli intervistati ha appoggiato la sua decisione di non fornire all’Ucraina missili Taurus in grado di colpire in profondità il territorio russo. Questa posizione contraddice quella assunta dai suoi principali alleati, Usa, Francia e Gran Bretagna. Allo stesso modo, la recente conversazione telefonica di Olaf Scholz con Vladimir Putin ha provocato irritazione, soprattutto a Kiev. 

In Germania, l’opposizione conservatrice lo accusa di aver contribuito alla “propaganda” di Mosca per realizzare una manovra elettorale volta a presentarsi come “Cancelliere della pace” in vista di una pericolosa elezione. In ogni caso, i conservatori non nascondono di considerare la candidatura del Cancelliere con un certo sollievo. La decisione “è positiva per noi”, ha sottolineato il deputato Mathias Middelberg, “Pistorius sarebbe stato più sgradevole per la CDU e la CSU”. 

Ma Scholz, veterano della politica che è stato sindaco di Amburgo e vicecancelliere con il portafoglio delle finanze nell’ultimo governo di Angela Merkel (2005-2021), ha dimostrato in diverse occasioni di poter battere i pronostici. Nel 2021 ha vinto presentandosi come il vero erede del Cancelliere conservatore. Questa volta, intende anche rassicurare i cittadini con la sua esperienza in un contesto geopolitico globale travagliato e sprofondato nell’ignoto dall’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca. 

Olaf Scholz è “un professionista della cancelleria” che ha già superato numerose crisi, secondo quanto dichiarato dal capo del governo regionale del Saarland, Anke Rehlinger, al quotidiano TAZ.