BEIRUT - Il ministero della Sanità di Beirut ha annunciato che almeno 274 persone sono state uccise, di cui almeno 21 bambini, e più di 1.020 ferite in intensi attacchi israeliani nel sud e nell’est del Libano, il bilancio più pesante in quasi un anno di violenza. 

“Secondo gli ultimi dati, gli attacchi israeliani su città e villaggi del sud hanno provocato 274 morti e più di 1.020 feriti, tra cui 21 bambini, donne e soccorritori”, ha dichiarato il ministero in un comunicato in un nuovo bilancio, dopo aver dato in precedenza la cifra di 50,100 e poi 182morti. 

Il dicastero ha inoltre invitato tutti gli ospedali delle regioni del sud, di Nabatiye e di Baalbeck-Hermel, nella valle della Bekaa, a “sospendere tutte le operazioni chirurgiche non di emergenza per curare i feriti causati dalla continua escalation dell’aggressione israeliana contro il Libano”. 

Ci sono due bambini tra le vittime di un raid a Tibnin che ha provocato 4 morti e oltre 26 feriti. Lo riporta il media libanese Al Mayadeen. Il ministero della Sanità libanese ha annunciato che 13 persone sono rimaste leggermente ferite a seguito dei raid su Al-Malikiyah, sui Monti Butma e nelle aree circostanti il distretto di Tiro. Il ministro della Sanità libanese afferma che sono circa 5.000 i feriti in meno di una settimana di attacchi israeliani. 

Centinaia di famiglie nel Libano meridionale stanno fuggendo dai bombardamenti israeliani, ad affermarlo sono un funzionario locale e i giornalisti dell’Afp. Immagini pubblicate sui media internazionali mostrano lunghe file di auto sulle strade. 

La fuga di massa delle famiglie segue gli appelli di Israele ad evacuare il sud del Paese. Secondo il presidente della compagnia telefonica libanese Ogero Imad Kreidieh, ci sono stati più di 80.000 tentativi di chiamata da parte di Israele per chiedere alla popolazione di evacuare determinate zone del Libano. “È guerra psicologica per creare scompiglio e caos”, ha affermato Kreidieh, come riporta Sky News.