Un fine settimana di pioggia battente ha avvolto Melbourne in un velo grigio,  sabato 30 e domenica 31 agosto, ma al Veneto Club di Bulleen si respirava un’atmosfera completamente differente: il profumo delle spezie, il pane e la focaccia appena sfornati, i salami appesi con cura e le ricette tramandate di generazione in generazione hanno magnificamente sostituito il freddo e la malinconia con la magia del Belpaese.

La prima edizione della tanto attesa ‘Salami Festa’ ha accolto oltre 2mila persone nell’arco di due giornate, un debutto sorprendente, molto più di un semplice evento gastronomico grazie alla partecipazione di professionisti locali che hanno esposto con orgoglio i propri prodotti artigianali, strumenti e macchinari per la preparazione di salumi, pasta e formaggi, oltre alla piacevole musica dal vivo, l’ininterrotto intrattenimento e i concorsi che hanno celebrato i veri custodi della tradizione italiana.

“Il nostro obiettivo principale al Veneto Club è quello di mantenere viva la cultura e le tradizioni italiane, affinché possano continuare a esistere anche per la seconda, la terza e la quarta generazione di italiani in Australia – ha dichiarato Sonia Velo, storico membro del sodalizio veneto –. Fare il salame è una tradizione molto amata a Melbourne e così ci siamo detti, ‘Perché non creare un festival che celebri questa usanza?’. In Victoria c’era una festa simile tanti anni fa, poi è stata interrotta. Allora abbiamo deciso di provarci e questo è il risultato, ottenuto con tanta passione”.

I numeri hanno certamente superato ogni aspettativa e l’interesse della comunità si è esteso oltre la sola produzione salame: dalla pasta fresca tirata a mano ai formaggi locali, fino alle focacce fragranti.

Ma dietro al successo dell’evento, si nasconde l’impegno congiunto dei membri del consiglio direttivo del Veneto Club, guidati dal lavoro indefesso di Dennis Pozzebon, Guido Bonanni e Sonia Velo, con il sostegno di entusiasti sponsor.

“Siamo davvero orgogliosi del risultato ottenuto – ha aggiunto Velo –. Ci auguriamo che l’anno prossimo la festa possa crescere ancora. Persino i bambini hanno amato lo spazio, correndo da una parte all’altra dell’area dedicata agli stand gastronomici oppure ascoltando la musica dal vivo”.

Grande sorpresa ha infatti destato la partecipazione di tanti giovani e di un pubblico ampio, non solo italo-australiano, segno che la tradizione della norcineria ha saputo rinnovarsi e reinventarsi.

“È stato sorprendente scoprire come oggi fare il salame sia di tendenza, una tradizione che coinvolge anche chi non ha origini italiane. Per la competizione sul ‘Miglior salame artigianale’, abbiamo infatti ricevuto prodotti innovativi, come un salame al curry che dimostra quanto questa passione dialoghi con tutti”, ha continuato Velo.

Il cuore dell’evento ha infatti visto l’atteso concorso per il miglior salame artigianale, una competizione che ha raccolto oltre ottanta iscrizioni di appassionati pronti a far assaggiare le proprie creazioni casalinghe.

I quattro giudici provano gli ottanta salami artigianali in gara

Durante la seconda giornata del festival, di domenica mattina, a partire dalle 9am, quattro giudici hanno avuto il compito di assaggiare e decretare i migliori: Tony Tardio, noto speaker radiofonico di Rete Italia e 3AW, la sindaca del Comune di Manningham, Deirdre Diamante, i professionisti del settore Dave Cann di Cleaver Salumi Cabinets e Stefano Baggio di The Artisan’s Bottega.

Ad aggiudicarsi la vittoria per la categoria ‘Best Salami’ sono stati Anthony Galante e Robert Cavarsan della Salami Appreciation Society al primo posto, seguiti da Tim Fleet di Bullano Short Goods e da Giovanni Palmieri. Per la categoria ‘Best Innovative Salami’, la vittoria è andata a Joe Garofalo.

Per coinvolgere anche gli appassionati accorsi alla festa durante il fine settimana è stato ideato un concorso speciale: indovinare il peso di un grande cesto di salami.

A scandire, invece, i momenti più vivaci delle due giornate di festa e ad accompagnare gli avventori accorsi ci ha pensato il popolare comico James Liotta, in veste maestro di cerimonia, in alcuni momenti accompagnato anche dall’intrattenitore Massimo Corrente.

Per la musica dal vivo, si sono invece dati il cambio sugli spalti dello spazio espositivo il gruppo The Rustica Project, il tradizionale Coro del Veneto Club e alcuni ex studenti del Marcellin College che si esibiscono oggi con la loro band di genere jazz.

Lo sguardo del comitato organizzativo è adesso rivolto al futuro, ma tra i profumi e le risate della festa è apparso chiaro che la tradizione della produzione del salame sembra aver trovato casa al Veneto Club.