Il fico è un albero di semplice gestione: non ha bisogno di un terreno particolare, anche se l’ideale sarebbe un suolo dal pH neutro o leggermente acido, concimato di tanto in tanto con del fertilizzante organico o del semplice compost.
Va verificato che la pianta sia sufficientemente drenata e che non ci siano ristagni idrici.
Al di là di questi accorgimenti, la grande differenza la fa il clima: servono infatti stagioni molte accentuate affinché l’albero riesca a produrre una quantità sufficiente di frutti saporiti.
Inverni freddi ed estati caldi rappresentano la situazione ideale perché il fico produca frutti e si vesta di quelle grandi e oblunghe foglie verde scuro, tipiche della pianta.
L’albero di fico tende a espandersi, anche per via delle dimensioni delle foglie, che hanno bisogno di molto spazio per popolare i rami.
Durante i mesi invernali bisogna dunque avere cura di potare la pianta, poiché contenendola si potranno ottenere frutti più numerosi e saporiti.
Nei mesi estivi, quando i fichi cominciano a crescere sui rami, c’è il rischio di doverli condividere con gli uccelli, particolarmente ghiotti di questi frutti zuccherini.
Sarebbe preferibile evitare l’uso delle reti di protezione per salvare i frutti, non solo perché potrebbero far soffrire l’albero, ma soprattutto perché c’è il rischio che gli uccelli rimangano incastrati alla rete con le zampe.
Meglio, invece, ricorrere ai vecchi rimedi quali la carta stagnola o altri dissuasori visivi; particolarmente efficaci quelli che rifrangono la luce spaventando i volatili.