Santina Vespa Perin ha un’idea ben precisa di gioiello. Lungi dall’essere un semplice accessorio indossato per impreziosire il volto, secondo l’artista, il gioiello ha il potere di “raccontare ciò che sei e chi sei, la persona che sei diventata, il viaggio che hai dovuto affrontare per arrivare a questo punto”.
Di origini italo-australiane (il papà, infatti, è nato e cresciuto in un piccolo paesino dell’Abruzzo), Santina ha raccontato di essersi avvicinata al mondo della gioielleria una decina di anni fa, grazie anche al suo lavoro come contabile presso una importante società mineraria, che le ha permesso di comprendere a fondo il settore dei metalli, nonché le principali tecniche di estrazione e lavorazione dei materiali.
Le sue creazioni comprendono orecchini, collane, braccialetti, anelli e ciondoli fatti a mano o assemblati dall’artista, con collezioni che riflettono diversi significati e che traggono ispirazione da molteplici realtà, senza però perdere la raffinatezza e risultando in gioielli delicati, eleganti ma anche vivaci. “Tendo a guardarmi intorno, a osservare le persone, al modo in cui vivono le loro vite. C’è sempre qualcosa che accomuna le vite di noi esseri umani e molti dei miei gioielli nascono proprio da quegli elementi, semplicemente guardando all’esterno. Essendo cresciuta in una famiglia italiana, in cui il rispetto dei valori e delle tradizioni è più che fondamentale, ovviamente non posso non trarre ispirazione anche dalla mia italianità”, ha raccontato Santina.
Infatti, uno degli elementi più ricorrenti nelle sue creazioni è il “cornetto”, un amuleto portafortuna, icona della cultura italiana – e più nello specifico, del Sud Italia. “Adesso è molto comune vedere il cornetto in Australia, ma ricordo di essere stata una delle prime a portarlo qui. Tutto è nato da un viaggio che feci in Italia un bel po’ di anni fa, per il matrimonio di mio fratello”, ha raccontato l’artista, per poi spiegare che un’altra delle sue collezioni, “Fiorentina”, è invece ispirata alla bellezza del capoluogo toscano e alla sua illustre arte culturale e rinascimentale. “Collaborando con i miei fornitori a Firenze, ho avuto modo di conoscere a fondo la ricchezza e la bellezza di Firenze e dei suoi musei all’aperto, che mi hanno portato a creare questa collezione”.
Santina ha riferito di utilizzare solo metalli di qualità per i suoi gioielli, come l’argento e l’argento placcato oro. “Grazie alla mia esperienza come contabile di un’attività mineraria, sapevo di dover stare alla larga dai materiali più economici, perché sono quelli che si deteriorano più facilmente. Io, invece, per me stessa e per i miei clienti, desidero qualcosa che duri nel tempo e che sia bello da vedere e da indossare”, ha puntualizzato Santina. Per il futuro, l’imprenditrice vorrebbe “guardare in modo più approfondito alla gioielleria italiana e portarla qui in Australia”.
È possibile dare un’occhiata alle creazioni di Santina sul sito www.santina.com.au, oppure seguendola sui Social, dove è presente con il nome “santinajewellery”.