BUENOS AIRES – La Manzana de las Luces (antico insediamento gesuita della fine del XVII secolo e oggi complesso museale) organizza un ciclo di conferenze su Virginio Colombo, in occasione dei 140 anni dalla nascita, avvenuta il 22 luglio 1884 a Milano.
Colombo, architetto e artista, fu colui che portò il Liberty “alla milanese” a Buenos Aires. Qui arrivò – fresco di laurea all’Accademia di Belle Arti di Brera – nel 1906, su incarico del Ministero delle Opere Pubbliche. Morì ad appena 43 anni nel 1927.
Realizzò la decorazione dei Palazzo di Giustizia e due padiglioni per l’expo del Centenario della Rivoluzione di Maggio nel 1910.
Dopodiché Colombo continuò a lavorare in modo indipendente e progettò le più belle dimore liberty della capitale: Casa Calise, la Casa de los pavos reales (“la casa dei pavoni”, il più “milanese” dei suoi lavori), la sede della Società unione degli operai italiani, Casa Grimoldi e altre.
Dal 2 al 23 agosto, per quattro venerdì consecutivi, le conferenze presenteranno diversi aspetti della personalità e dell’arte di Colombo, a opera di ricercatori che si sono avvicinati a questo personaggio, eclettico come il suo stile.
Si inizia il 2 agosto, con un’introduzione sul contesto della collettività italiana negli anni del centenario della Rivoluzione di Maggio, per poi trattare nello specifico la biografia e le opere di Colombo.
Il 9 agosto si approfondirà la personalità di Colombo pittore (non dimentichiamo la laurea all’Accademia di Brera) e il 16 la sua attività di architetto, in particolare la costruzione delle dimore di famiglia nei diversi quartieri di Buenos Aires. Infine, il 23 agosto, si tireranno le somme sull’eredità di Colombo e la persistenza della sua impronta a Buenos Aires.
Per tutte le conferenze l’appuntamento è alle 17,30, nella Sala de Representantes della Manzaa de las Luces (Perú 272). Non è necessario prenotare.