ROMA - Svolta nelle indagini sul duplice omicidio avvenuto a Roma, dove sabato scorso, nel parco di Villa Doria Pamphili, sono stati trovati i corpi senza vita di una giovane donna e della sua bambina di pochi mesi. Il presunto assassino è stato fermato in Grecia, secondo quanto riportato dal Tg1 sui propri canali social.
Secondo le prime ricostruzioni, la donna e la bambina – probabilmente di cittadinanza americana, così come il sospettato – sarebbero state uccise in momenti diversi. L’uomo è stato individuato grazie a una segnalazione arrivata mercoledì sera alla trasmissione televisiva Chi l’ha visto?, che ha permesso agli investigatori di ricostruire una parte cruciale degli ultimi giorni di vita delle vittime.
Un telespettatore ha infatti ricordato una lite molto violenta tra una donna e un uomo, avvenuta alcuni giorni prima del ritrovamento dei corpi, nei pressi del parco. La situazione era talmente tesa da richiedere l’intervento della polizia. Gli agenti, intervenuti sul posto, avevano identificato entrambi, rendendo possibile un primo riscontro di identità che ha poi consentito di emettere un’allerta internazionale a nome dell’uomo, già fuggito all’estero.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Roma, si sono concentrate sulla vita che la donna, di 29 anni, e la sua bambina conducevano nei giorni precedenti al delitto. Le due si rifugiavano nella zona del mercato San Silverio, vicino San Pietro, dove utilizzavano i tavoli per mangiare e i bagni pubblici per lavarsi.
Diverse testimonianze hanno descritto un uomo che accompagnava madre e figlia: alto, robusto, con il volto spesso nascosto da cappello, occhiali da sole e barba. Appariva minaccioso e comunicava in inglese con la donna.
Un commerciante della zona ha confermato di averli visti spesso insieme: “Parlavano in inglese tra loro, lui era sempre nervoso, la controllava”. Un clochard che frequentava la stessa area ha aggiunto: “Era un uomo violento, un mese fa ha aggredito un bambino solo perché lo aveva disturbato mentre dormiva”.
Il fermo in Grecia è avvenuto dopo che il nome del sospettato è stato diramato alle polizie internazionali con l’accusa di duplice omicidio aggravato. Le autorità italiane stanno lavorando per richiederne l’estradizione e fare piena luce su una vicenda che ha scosso profondamente l’opinione pubblica.