BRESCIA - Moussa Sangare, reo confesso dell’omicidio di Sharon Verzeni, uccisa a coltellate a Terno d’Isola, in provincia di Brescia, la notte tra il 29 e 30 luglio del 2024, ha ritrattato la sua versione.
Lo ha fatto nel corso dell’udienza, durante la quale è stato nominato il perito incaricato di decidere se l’uomo è capace di intendere e di volere al momento del fatto e la sua capacità di stare in giudizio. “Non è vero, non sono stato io”, ha dichiarato.
La scelta di ritrattare la confessione, secondo il legale della famiglia di Sharon Verzeni Luigi Scudieri, “fa ancor più soffrire i famigliari della donna uccisa” e “dimostra ancor più la sua lucidità”.
Il perito inizierà il suo lavoro il prossimo 1° aprile, e avrà 90 giorni per depositare la perizia. Il 22 settembre l’elaborato sarà discusso con i consulenti delle parti nominati dal difensore di Sangare, Giacomo Maj, e da quello dei famigliari di Sharon, Luigi Scudieri.