PALERMO - Il comitato per l'ordine e la sicurezza di Palermo, dopo le minacce ricevute, ha assegnato la tutela alla pm del processo Open Arms Giorgia Righi. Gli altri due pm coinvolti, Geri Ferrara e Marzia Sabella, sono già sotto scorta dall’inizio della campagna diffamatoria sui social e le minacce attraverso lettere intimidatorie, arrivate già a settembre dopo la prima requisitoria.  

“Qui aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo. A testa alta, senza paura, per l'Italia e gli italiani”, scrive su X Matteo Salvini, leader della Lega, postando una sua foto, carte alla mano, mentre entra nell'aula del carcere dove si terrà l'arringa difensiva dei suoi avvocati. 

Il processo vede imputato il vicepremier, allora ministro dell’Interno, per sequestro di persona e rifiuto d'atti d'ufficio per non avere fatto sbarcare, dal 14 al 19 agosto 2019, i 147 migranti a bordo della nave Open Arms.  

La legale della difesa, Giulia Bongiorno, sottolinea l’apparente contraddizione dovuta al considerare invece “legittimo che Open Arms abbia tenuto a bordo gli stessi migranti dal primo al 14 agosto, quando era evidente a tutti, persino a Malta, che aveva il dovere di andare in Spagna”. 

Secondo l’avvocato, Open Arms ha avuto innumerevoli possibilità di fare sbarcare i migranti ma si è rifiutata, “ha scelto di bighellonare anziché andare nel suo Stato di bandiera”, afferma Bongiorno. 

Contemporaneamente, in piazza Politeama, si è svolta una manifestazione di solidarietà per Salvini dei militanti della Lega, alla quale ha partecipato anche il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, che ha dichiarato alla stampa: “Credo di essere un cittadino libero che va dove ritiene di dovere andare. Manifestare la solidarietà a Matteo Salvini credo sia un atto doveroso per chi crede nella sua politica”.