Le forze armate israeliane hanno reso noto che stavano indagando l’accaduto dopo che erano emerse notizie che quattro operatori umanitari stranieri erano stati uccisi a Gaza.

L’ambasciatore israeliano in Australia è stato convocato dal Dipartimento degli Affari Esteri e del Commercio in riferimento all’incidente.

“Vogliamo la piena responsabilità per quanto successo, questa è una tragedia che non sarebbe mai dovuta accadere”, ha detto oggi il primo ministro Anthony Albanese ai giornalisti durante una sua visita nel Queensland, riferendo, poi, che il Dipartimento stava indagando “urgentemente” sull’incidente.

Le pagine dei social media di Frankcom, 44 anni residente a Melbourne, informano che lavorava per la World Central Kitchen, un’organizzazione di beneficenza fondata dallo chef Jose Andres che consegna pasti alle persone sfollate in occasione di emergenze umanitarie.

Le foto pubblicate sui social media mostrano il corpo insanguinato della donna con un passaporto australiano appoggiato sul petto.

Albanese ha affermato che il suo governo ha auspicato a Gaza un “cessate il fuoco sostenibile.”

“Sono molto preoccupato per la perdita di vite umane che si sta verificando a Gaza”, ha detto il primo ministro ospite di ABC Radio.

“Abbiamo chiesto il rilascio degli ostaggi e ci sono state troppe vite innocenti, palestinesi e israeliane, perse durante il conflitto Gaza-Hamas.”

Gli altri operatori umanitari morti sono stati collocati accanto alla donna australiana e sono stati fotografati con passaporti britannici e polacchi.

Non è ancora nota la nazionalità del quarto operatore umanitario.

Le forze armate israeliane affermano che stanno conducendo “un’analisi approfondita ai massimi livelli per comprendere le circostanze di questo tragico incidente”.