SYDNEY - La seconda compagnia di telecomunicazioni del paese ha rilasciato una lunga dichiarazione di scuse dopo essere stata trascinata in tribunale dalla Commissione Australiana per la Concorrenza e i Consumatori (ACCC) per le presunte pratiche abusive nei confronti di clienti vulnerabili.

L’ACCC accusa Optus di aver esercitato pressioni su 429 clienti, molti dei quali con disabilità intellettive, forzandoli ad acquistare servizi non necessari, che non volevano e che non potevano permettersi.

Michael Venter, CEO ad interim di Optus, ha espresso le sue scuse ai clienti, dichiarando: "Ci scusiamo sinceramente con tutti i clienti coinvolti e per lo stress causato da queste pratiche inaccettabili, che non riflettono i valori della nostra azienda".

Venter ha aggiunto che Optus ha provveduto al licenziamento di alcuni degli agenti responsabili e che ha preso provvedimenti per rimborsare e cancellare i debiti dei clienti interessati.

Secondo l’ACCC, i dipendenti di Optus avrebbero manipolato controlli di credito e spinto i clienti all’acquisto di telefoni e contratti di utenza non necessari. Molte delle vittime, provenienti da comunità aborigene e da aree remote, hanno subito danni economici e di altro genere, come vergogna e stati di ansia.

L’ACCC ha citato casi specifici, tra cui un cliente con disabilità intellettive che è stato convinto a sottoscrivere contratti costosi e non necessari. In un altro caso, una giovane donna con disabilità è stata persuasa a visitare un negozio senza il suo assistente finendo per contrarre debiti ingenti.

Venter ha sottolineato che Optus ha collaborato con l’ACCC e che sono in corso ristrutturazioni interne volte a tutelare i clienti vulnerabili.

"Stiamo introducendo il ruolo di difensore legale del cliente per collaborare con gruppi comunitari e aiutare i clienti in condizioni di vulnerabilità".