Alta digeribilità, gusto, nutrimento e aiuto per il sistema immunitario. Lo yogurt è un alimento molto amato in tutto il mondo, conosciuto in Italia nella versione vaccina, le cui origini si perdono nella notte dei tempi come produzione dei pastori di pecore e capre.

Estremamente versatile in tutte le sue forme, deciso e nutriente in versione caprina, la più antica. Lo yogurt appartiene alla famiglia dei latti fermentati, le cui origini risalgono ai tempi delle tribù ancora nomadi che vivevano di pastorizia, portando con sé animali più inclini al pascolo itinerante. Particolarmente adatti a questo genere di vita erano ruminanti di piccola taglia, come capre e pecore, e animali da soma come asini o cavalli, a seconda del luogo. 

In un certo senso quindi il latte, e, con esso, lo yogurt, bovino sono espressioni più “moderne” di questi alimenti. I Sumeri e poi i Persiani e gli Egizi e successivamente trasmisero le loro conoscenze ai Greci e ai Romani. Questo prodotto deriva dalla fermentazione degli zuccheri del latte che viene lasciato a temperatura ambiente per un tempo abbastanza lungo, durante il quale alcuni microrganismi specifici lo trasformano in modo del tutto naturale, conferendogli una consistenza cremosa e un caratteristico sapore acidulo. Citato nella Bibbia, descritto da Aristotele, Senofonte, Erodoto e Plinio, lo yogurt ha origini antichissime che risalgono ad almeno 4.000 anni fa. 

Molti sono stati i “testimonial” dello yogurt nella storia, fin dalle versioni più antiche di questo latticino. Se Plinio il Vecchio, nella sua enciclopedica opera “Naturalis Historia”, annota come nelle popolazioni barbare si utilizzasse un alimento prodotto trasformando il latte in qualcosa di più compatto e piacevolmente acidulo per trattare svariate malattie, si narra che Gengis Khan lo facesse bere alle sue orde come pozione di vigore guerriero. Risale al Rinascimento, invece, la guarigione di Francesco I di Francia da una malattia cronica fino ad allora incurabile grazie a un medico turco. Arrivato a corte con il suo gregge, quest’ultimo fece lo yogurt che avrebbe guarito il sovrano, il quale gli diede il nome di “latte di vita eterna”. Già dal VI secolo a.C. i turchi producevano questo alimento, molto amato dai pastori dell’Asia centrale. La parola yogurt è di origine turca e deriva dal verbo yogurmak (ovvero, da addensare).

Rispetto al latte di mucca, il latte di capra, da cui derivano i latticini, ha una composizione di grassi diversa, che lo rende più leggero e digeribile anche grazie alle dimensioni ridotte dei suoi globuli di grasso più facilmente aggredibili dalle lipasi. E sono consigliati per le intolleranze al lattosio. Latte e latticini di capra sono ottimi per un regime alimentare sano e amici del benessere. Questi alimenti sono infatti ricchissimi di nutrienti fondamentali: proteine, calcio, fosforo, potassio, ma anche riboflavina e altri sali minerali. 

Gli acidi grassi a catena corta degli alimenti caprini, secondo alcuni studi scientifici recenti, inibiscono inoltre l’accumulo di colesterolo.Un tipo particolare di yogurt è lo yogurt greco: questo, rispetto a quello tradizionale, si distingue per un passaggio in più nella fase di filtraggio in corso di lavorazione che serve a rimuovere una quantità di siero maggiore e a renderlo più sodo e compatto.

Lo step aggiuntivo determina un certo cambiamento dei valori nutrizionali del prodotto che, pur mantenendo un’alta percentuale di fermenti lattici vivi, ha meno sodio e lattosio e più proteine. In realtà, lo yogurt greco è nato nei Balcani, nello specifico in Bulgaria, ma gli è stata attribuita una diversa provenienza dal momento che viene associato alla dieta mediterranea e ad un’alimentazione sana e genuina. Infatti, in virtù della sua scarsa quantità di zuccheri, è un prodotto molto versatile in cucina e si presta benissimo alla realizzazione di ricette leggere e gustose, non necessariamente dolci. 

Può essere utilizzato per preparare la melitzanosalata greca, una crema di melanzane che accompagna secondi piatti a base di carne o pesce o anche crostini. Come farla? Lavare le melanzane, bucherellarle con i rebbi di una forchetta e poi cuocerle in forno preriscaldato a 200 gradi per circa 40 minuti. Una volta raffreddate, vanno sbucciate, tagliate in pezzi, schiacciate in un colino per eliminare l’eccesso di acqua e poi frullate con l’aggiunta di yogurt greco, aglio, menta, succo di limone, olio, sale e pepe. Il risultato sarà una crema dal sapore intenso e dalla consistenza vellutata e irresistibile. Lo yogurt si può utilizzare  anche per la marinatura della carne, realizzando una crema  con tabasco o peperoncino, miele e sale e far riposare il tutto in frigorifero per un’ora con la carne ad esempio di pollo, coperto con uno strato di pellicola trasparente. A quel punto, la carne andrà adagiata su una teglia foderata di carta forno, coperta con una generosa cucchiaiata di marinatura e cotta in forno a 180 gradi per circa 30 minuti: risulterà morbida e piacevolmente speziata, ideale per i palati più audaci.

Infine, la ricetta per fare il Porridge di avena, la colazione per evitare l’attacco di fame fino a pranzo. Originario della Gran Bretagna, il porridge è una zuppa d’avena che sta diventando sempre più amata anche nel resto del mondo grazie alle proprietà nutritive, al gusto e alla capacità di tenere a bada l’appetito. Facile da personalizzare, è ideale per iniziare la giornata con una carica di energia ed è altamente digeribile oltre che ricco anche di vitamine, sali minerali e proteine. Qualità che possono essere addirittura esaltate utilizzando latte e yogurt di capra. Per prepararlo è necessario versare in un pentolino i fiocchi d’avena e sommergerli con il latte di capra fino a ricoprirli, quindi portare a ebollizione finché il latte non sarà assorbito. Versare il composto in una ciotola, aggiungere lo yogurt di capra e mescolare bene, quindi aggiungere gli ingredienti extra preferiti.