Palmi è un comune italiano della città metropolitana di Reggio Calabria. La città è un attivo centro agricolo, commerciale e balneare nonché fra i principali centri dell’area geografica piana di Gioia Tauro e della città metropolitana reggina. Palmi sorge sul mar Tirreno, a ridosso delle pendici del Monte Sant’Elia, su un terrazzamento che sovrasta un tratto di Costa Viola. Gran parte del territorio comunale è formato da una serie di terrazzamenti collinari che degradano rapidamente sul mare tramite un sistema di falesie, piccole spiagge e scogliere
Oltre il territorio comunale, a nord, si estende la seconda zona pianeggiante per ampiezza della Calabria che prende, tra gli altri, il nome di Piana di Palmi. Il corso d’acqua principale è il fiume Petrace, che segna il confine nord-est del territorio comunale, dalla località Pontevecchio fino alla sua foce sul mar Tirreno.
La punta più a ovest è denominata Capo Barbi, e da questo promontorio inizia la Costa Viola. Il nome deriva dal fatto che il mare, a poca distanza dalla linea di costa, raggiunge elevate profondità facendo assumere all’acqua un colore blu cupo che il sole, al tramonto, colora con riflessi viola. Poco più a sud di Capo Barbi vi è la punta Motta.
Tutta la costa di Palmi, nella quale si trovano la baia della Marinella e la baia della Tonnara, è arricchita da grotte marine e costiere, da spiagge e da scogli. Tra le prime vi sono la grotta delle Sirene, la grotta dell’Arcudace e la grotta Perciata. Le spiagge sono quelle della Marinella, di Trachini, della Tonnara e di Pietrenere-Scinà mentre gli scogli principali sono lo scoglio Trachini, Pietra Galera, lo scoglio dell’Isola e gli scogli Agliastro. Tra questi ultimi vi è il celebre scoglio dell’Ulivo, sulla cui sommità è cresciuto, nei secoli passati, un albero di olivo.
Palmi si trova a 228 metri sopra il livello del mare e dal censimento del 31 luglio 2023 risultava che gli abitanti erano 18.125. Le frazioni di Palmi sono Monte Sant’Elia, Marina di Palmi, Pietrenere, Taureana e Vitica. Palmi confina con i comuni di Seminara e Gioia Tauro. Il patrono della città è San Nicola di Bari, la cui festa si celebra il 6 dicembre.
Circa le origini del nome dato a Palmi è costante la tradizione, nei secoli susseguiti alla sua fondazione, che abbia assunto tale denominazione a causa delle numerose palme che sorgevano nel suo territorio.
I piatti tipici della cucina palmese, oltre alle numerose specialità di pesce e in particolare del pesce spada, sono i biscotti all’anice, gli spaghetti allo scoglio, la cernia al pomodoro piccante, i maccheroni alla pastora, le melanzane alla calabrese, la minestra all’osso di prosciutto, la mustica (sardella si crucoli), la trippa e intestini in sugo piccante e le tradizionali zeppole.
Il corso d’acqua principale è il fiume Petrace, che segna il confine nord-est del territorio comunale, dalla località Pontevecchio fino alla sua foce sul mar Tirreno.
Tra le feste popolari più spettacolari in Calabria, la Varia di Palmi occupa senza dubbio un posto di rilievo. Inserita nella Rete delle Grandi Macchine a spalla italiane è considerata la festa principale della regione. Dal 2013 è stata inserita nella lista Unesco come patrimonio orale e immateriale dell’umanità. Questa festa popolare cattolica è dedicata a Maria Santissima della Sacra Lettera.
La Varia è un enorme carro sacro che rappresenta l’Universo e l’assunzione in cielo della Madonna. Questo carro è alto 16 metri e viene trasportato a spalla da 200 volontari, chiamati mbuttaturi. La meraviglia della Varia sono i figuranti umani che sovrastano il carro, i quali rappresentano la Madonna, chiamata anche Animella, il Padreterno, gli Apostoli e gli Angeli. Questi figuranti sono spesso dei bambini e per tradizione l’Animella deve essere personificata dalla bambina più povera del paese.
Questo evento si svolge ogni quattro anni, l’ultima domenica d’agosto, e oltre alla sfilata del carro ci sono degli eventi connessi, come la grande processione del giorno precedente, la quale porta in giro per Palmi il quadro con le effige della Madonna della Lettera. Inoltre la cittadina è animata da sagre gastronomiche, degustazioni di prodotti tipici e intrattenimento musicale. La Varia di Palmi viene celebrata da circa quattro secoli e vede la grande partecipazione di tutta la popolazione. Questa manifestazione mescola elementi sacri ed elementi profani coinvolgendo e unendo tutti coloro che partecipano a questo evento, regalando uno spettacolo unico nel suo genere. A festeggiare la Varia parteecipano dalle 100.000 alle 150.000 persone.
A Palmi esiste anche un bellissimo monumento dedicato all’emigrante. La struttura è composta da una base in marmo e da una statua in bronzo con un’altezza, inclusa la base, di 6,10 metri, una larghezza di 3 metri. I cognomi dei cittadini di Palmi emigrati all’estero sono incisi sui pannelli di marmo attaccati alla base. Il monumento è stato disignato e realizzato in Australia da Antonio Bagala e sovvenzionato dal comitato dell’Associazione Palmesi di Sydney che lo ha donato al comune di Palmi ed è stato trasportato via mare fino al porto di Gioia Tauro e collocato in un punto strategico all’ingresso della città di Palmi. Il monumento rappresenta una giovane famiglia, genitori e due bambini, in partenza per paesi sconosciuti, un monumento dedicato a tutti gli emigrati palmesi.
Questo monumento è un punto di riferimento per tutti gli emigrati palmesi; un simbolo di conoscenza e accoglienza. “Il monumento rappresenta i sacrifici degli emigrati che partendo con una valigia, lasciando la loro terra per un un mondo nuovo e sconosciuto, hanno coraggiosamente affrontato nuove frontiere senza sapere parlare o comunicare e senza conoscere le leggi della nuova terra” dice il progettista del monumento, specificando che esso rappresenta l’abilità e il sacrificio dell’emigrato deciso ad affrontare nuove avventure per proteggere la sua famiglia, iniziare una nuova vita e assicurare un futuro ai propri figli. “Il monumento - ha affermato il presidente dell’Associazione dei Palmesi di Sydney - appartiene a ciascuno di noi emigranti e alle nostre future generazioni; è come un faro che unisce tutti i suoi figli sparsi nel mondo e li invita a riunirsi”.