Negli ultimi sette mesi, lavorando nella zona di Brunswick, ho avuto modo di constatare che ci sono tanti validi motivi per abbandonare la zona di South Yarra e i suoi prezzi stellari. Con l’apertura di Panini e Pizzeria, un piccolo locale a Melville Road, Pascoe Vale South, inaugurato lo scorso settembre, ho adesso un motivo in più per attraversare definitivamente il fiume Yarra.

Il nome chiaro e semplice di questo business a conduzione familiare, gestito da Filippo Nesci e sua madre Connie ‘Concettina’ Mazzei in Nesci, non è stato scelto a caso.

“La nostra vuole essere una cucina semplice, familiare e autentica – spiega Connie –. Facciamo tutto a mano, in loco. Uso solo ricette di famiglia e se ho bisogno, chiamo mia sorella per un consiglio o una nuova ricetta”. 

L’idea di aprire un’attività nasce da Filippo che ha un passato trascorso a fianco del padre nell’azienda di famiglia Spuntino Group, la quale vanta svariati locali di cucina italiana da Mordialloc a Port Melbourne, da Epping a Caroline Springs, e oltre.

“Ho imparato moltissimo da mio padre nei passati otto anni e ho avuto quest’idea di aprire un’attività con mia madre, perché cucina benissimo e anche per farla uscire da quell’ufficio in cui lavorava”, racconta Filippo.

Connie è nata a Melbourne da genitori immigrati da Catanzaro oltre 50 anni fa e, anche se non è mai stata nella terra natìa dei suoi genitori, ne ha conservato gelosamente la cultura, e ovviamente anche la cucina. 

Filippo, infatti, lo conferma con entusiasmo.

“Siamo una famiglia numerosa: ho quattro fratelli e sorelle, e 15 cugini. Siamo cresciuti con i miei nonni, zii e mia mamma che cucinavano per tutta la famiglia – racconta –. La cucina di mia mamma è la migliore, ma uso anche le ricette di mio nonno e mio zio, soprattutto quando produco il salame”.

Per il salame, in particolare, segue una ricetta che prevede l’aggiunta di finocchio, pepe, peperoncino, sale e vino all’impasto.

“Ne ho preparato un po’ proprio due giorni fa. C’è tanto lavoro da fare, viene fatto solo in occasioni speciali. Quando sarà pronto tra qualche mese, pensavo di appenderlo in negozio e aggiungerlo alla pizza. Ma sarà una ‘pizza special’ e non sarà sempre disponibile”, continua.

Il grande attaccamento alla calda Calabria, al forte carattere locale, a quell’enorme amore e al rispetto per la famiglia, trasudano dalle pareti del piccolo locale a Pascoe Vale South, dove le pietanze offerte nel menù richiamano tutte le caratteristiche, oltre al nome, dei componenti della famiglia.

“Ad esempio, il panino dedicato a mia zia ‘Franca Maria’ – che da calabrese doc ama il peperoncino e la piccantezza in generale – ha la ‘nduja, il salame piccante, fette di provolone e la ricotta”, spiega Filippo che sottolinea anche come non sempre lo spiccato calore della cucina calabrese venga apprezzato dal palato locale.

“A me piace molto – aggiunge –, nonostante sia nato e cresciuto qui a Melbourne. Quando sono tornato in Calabria l’anno scorso, non ho avuto problemi a mangiare la ‘nduja!”.

Oltre ai panini, la pasta e la pizza sono i protagonisti di serate dedicate completamente al cibo nostrano più amato al mondo. Dal giovedì alla domenica, Filippo viene infatti affiancato dal pizzaiolo barese Aurelio al forno.

Ci sono poi tante altre leccornie preparate da Connie, che è possibile acquistare anche da asporto, come la tradizionale ‘Pipi e patate’, un delizioso mix di patate, peperoni rossi e verdi fritti in padella.

“Poi ci sono le mie conserve al peperone, l’olio al peperoncino, che usiamo anche sulle pizze, e anche i classici arancini, cannoli e tiramisù”, spiega Connie, precisando che la sua versione del popolarissimo dessert italiano, il tradizionale tiramisù, segue fedelmente la ricetta della madre, dove l’alcol è escluso a priori, per un finale più delicato e digeribile da tutti.

E io, che sono cresciuta con la stessa ricetta, non vedo l’ora di assaggiarlo.

Nonostante Panini e Pizzeria sia relativamente nuovo in questa parte della città, sta già raccogliendo un enorme successo, tanto da guadagnarsi il favore di molti residenti locali.

“La cosa più bella penso sia il rapporto che si sta instaurando con alcuni anziani della zona – ammette Connie –. Quando ci vengono a trovare, ci portano sempre le erbe aromatiche che crescono nel loro orto. E noi li ricambiamo con il pane fresco fatto in casa”.

Un importante fattore che evidenzia quanto, oltre alla cucina autentica e genuina, alla fine il rapporto con la clientela e la comunità locale vada ben oltre uno sterile scontrino.