ROMA -  Ancora preoccupazione per le condizioni di papa Francesco, che “rimangono critiche, ma stazionarie”, come ha riferito l’ultimo bollettino medico diffuso dalla stampa vaticana. “Non si sono verificati episodi acuti respiratori e i parametri emodinamici continuano a essere stabili”, viene spiegato. 

Il Pontefice ha effettuato una Tac di controllo programmata “per il monitoraggio radiologico della polmonite bilaterale”, e al momento “la prognosi rimane riservata”. La situazione clinica “resta sicuramente grave e importante ma non direi critica e, al momento, non ritengo vi siano segnali di una condizione di sepsi iniziale”, ha commentato il presidente della Società italiana di geriatria e gerontologia Dario Leosco, segnalando un “lieve miglioramento”.

Il Vaticano ha anche fatto sapere che papa Francesco “ha ripreso l’attività lavorativa”. 
Mentre andiamo in stampa, si attende l’esito della Tac per capire come il Santo Padre reagisce alla terapia e verificare se l’infezione polmonare sussiste ancora.

Dal suo ricovero ospedaliero ormai due settimane fa, questa è la terza Tac per Bergoglio, al Gemelli, dopo la prima all’arrivo e la seconda che ha rivelato la polmonite bilaterale. Resta la lieve insufficienza renale, che però non desta preoccupazioni, con l’ossigeno che viene somministrato ai livelli richiesti dalle necessità.

La sala stampa vaticana ha fatto sapere che nelle scorse ore il Papa ha riposato bene e “senza interruzioni”, escludendo dunque che si siano verificate altre crisi respiratorie. Il Pontefice “si è alzato”, e nella giornata di martedì ha ricevuto visite nella suite al decimo piano del Gemelli, dove ha lavorato prendendo decisioni, segnale di una certa energia oltre che della volontà di smaltire impegni rimasti in sospeso.

Per la prima volta durante il ricovero, Francesco ha ricevuto il segretario di Stato Vaticano, il cardinale Pietro Parolin e il sostituto per gli Affari generali, l’arcivescovo Edgar Peña  Parra. 

Secondo quanto riportato, in occasione di quest’udienza il Papa avrebbe approvato la promulgazione di decreti delle Cause dei Santi, tra cui quelli sulla “venerabilità” di Salvo D’Acquisto per il sacrificio della “offerta della vita”, e del prete americano Emilio Giuseppe Kapaun, ucciso durante la Guerra di Corea.

Ma soprattutto, il Papa avrebbe approvato la prossima santità di Bartolo Longo, fondatore e benefattore del Santuario di Pompei, e del laico venezuelano José Gregorio Hernández Cisneros per la canonizzazione dei quali convocherà un Concistoro al fine di stabilirne la data.

Intanto, proseguono le preghiere giornaliere dei fedeli e di tutta la Curia romana in piazza San Pietro, dove la folla si riunisce per il Rosario guidato dai cardinali.