MELBOURNE - Sono circa 500 gli studenti della scuola elementare di Pascoe Vale, un istituto dove già alla reception vengo accolta da un allegro “buongiorno”. L’insegnante di italiano Maria Lyon, sorridente ed energica mi accompagna poi nella sua classe, allestita con poster, fotografie, elenchi di vocaboli, cartine geografiche e dove, poco dopo, arriva con un gruppo di studenti degli Anni 1 e 2.

Dopo la canzone di benvenuto, che i piccoli conoscono a memoria, si ripassano i giorni della settimana e i mesi dell’anno, prima di parlare dei compleanni della settimana, un argomento particolarmente interessante per i giovani studenti.

Subito dopo è il momento de La Macchinetta Rossa, la canzone ispirata al libro che racconta un viaggio entusiasmante lungo la Penisola. Gli allievi ricordano tutte le città visitate dalla macchinetta e ascoltano con attenzione le istruzioni in italiano che Maria Lyon fornisce loro in preparazione del gioco per imparare le direzioni.

Con un volante di cartoncino a fare da promemoria, i bambini scrivono un percorso immaginario per i loro compagni, decidendo se mandarli a destra, a sinistra, avanti o indietro e di quanti passi, prima di spostarsi all’aperto e cercare di far seguire le proprie istruzioni agli amici e alle amiche. È divertente vedere i bambini aggirarsi per il cortile della scuola muovendosi in ogni direzione su indicazioni dei loro compagni.

Una volta rientrati in classe, la lezione si conclude con un ballo, tanta energia e l’uso della lingua per gran parte del tempo. Maria Lyon, infatti, crede nell’importanza di far immergere i suoi studenti nella lingua quanto più possibile, unendo anche i gesti per aiutare a memorizzare le parole. “Quando ho cominciato a insegnare italiano - ha ricordato – parlavo poco la lingua con gli studenti, poi sono entrata in contatto con il metodo AIM - Accelerative Integrated Methodology - e ho capito i benefici del parlare italiano in classe. Per questo cerco di usare l’italiano il più possibile, anche se poi ripeto quel che dico anche in inglese, per accertarmi che tutti mi capiscano”. 

Una vita passata dietro alla cattedra delle scuole elementari, Maria Lyon è consapevole della responsabilità che ricopre e, per quanto riguarda le lingue, ha sottolineato “l’importanza di coltivare quelle che parliamo in casa, perché altrimenti rischiamo di perderle”.

E così alla scuola elementare di Pascoe Vale si festeggia il Carnevale, si cantano le canzoni con un coro di bambini e si imparano nuove parole sotto la guida dei Language Leaders, un gruppo di studenti che si assicura che tutti in classe, insegnanti inclusi, conoscano le parole della settimana, un buon modo per incrementare il vocabolario.

Le parole vengono scelte tra gli oggetti e le espressioni quotidiane, e così, ogni maestro e maestra della scuola, può invitare i bambini a “preparare lo zaino” o a “prendere la merenda”, incorporando un po’ di italiano in ogni lezione. “È importante costruire l’abitudine ad ascoltare anche le altre lingue, considerato che in Australia se ne parlano tante”, ha sottolineato Lyon.

Nel poco tempo libero che ha, l’insegnante prepara dei libri, Italian Storybooks 4 teachers, una piccola e curata gamma di risorse per la classe con storie e giochi coinvolgenti, nata dalla sua esperienza in aula e dalla necessità di trovare modi sempre originali e stimolanti per far amare l’italiano ai bambini.