Grazie al suo gusto inconfondibilmente esotico, viene ampiamente utilizzato in pasticceria, o aggiunto ai cocktail.
Nonostante il nome richiami alla mente l’immagine di amori estivi sulle spiagge brasiliane - Paese di cui è originaria la pianta -, la ‘passione’ a cui si fa riferimento è, in realtà, quella di Cristo.
Sarebbero stati, infatti, i missionari spagnoli ad attribuire il nome a questo rampicante esotico quando, osservando il centro del fiore, hanno rivisto i simboli della Passione di Cristo.
I tre steli rappresenterebbero i chiodi della crocifissione; gli stami, le piaghe di Gesù, circondati dalla corona di spine; il ricettacolo sarebbe il calice, e infine i petali, le vesti.
Al di là dell’interpretazione che vogliamo dargli, il fiore della Passiflora edulis è particolarmente scenografico ed è una delle rare situazioni in natura, dove una pianta cresce un fiore molto bello, offrendo, contemporaneamente, un frutto particolarmente gustoso e ricco di vitamine e proprietà benefiche.
Il frutto della passione migliorerebbe l’aspetto della pelle e avrebbe proprietà antinfiammatorie, grazie alla vitamina C, ferro, betacarotene e potassio contenuti nella sua polpa e succo, ma anche agli acidi grassi, come gli Omega 6, che sono degli antiossidanti molto preziosi.
Con i suoi principi attivi, tra cui flavonoidi e alcaloidi, agirebbe come calmante del sistema nervoso centrale, aiutando a combattere insonnia ed ansia.
Introdurre la Passiflora in un giardino, non è complicato; sebbene sia una pianta che predilige il clima tropicale e subtropicale, vive bene anche nelle zone più fresche.
Richiede temperature simili a quelle degli alberi di limone e non necessita di particolari attenzioni.
Si possono facilmente estrarre i semi dal frutto della passione e piantarli a terra; bisognerà aspettare due anni dalla semina per vedere comparire i primi fiori e frutti.
In alternativa, si può optare per la generazione tramite talea.
La Passiflora può essere coltivata in vasi di terracotta - che consentono una migliore aerazione delle radici - e utilizzando un terriccio ricco e drenato, con tutori alti almeno 1,5 metri, essendo una pianta rampicante.
Ogni anno, a primavera, si dovrà rimuovere lo strato superficiale di terra per almeno due o tre centimetri, sostituendolo con del terriccio fresco concimato e miscele di torba e sabbia, fino a quando la pianta non avrà raggiunto i 30 centimetri di altezza.
Se piantata a terra, invece, l’ideale sarebbe trovare un punto del giardino con terreno sabbioso e dove non si formino accumuli d’acqua, che potrebbero risultare fatali per il benessere della pianta.