Dal 1969, Pasticceria Padova è il dolce profumo che annuncia il mattino nei sobborghi a nord di Melbourne. Per quasi 50 anni il buongiorno della comunità italiana – e non solo – ha avuto il sapore di un cannolo appena farcito o di una sfoglia croccante. È quel gesto quotidiano che scandisce la vita nel quartiere di Fawkner: un espresso, due chiacchiere e un grande sorriso dietro al bancone dei Luele. 

Quella che oggi è un’istituzione locale nasce dal cuore e dalle mani di Carlo e Alma, coppia affiatata e instancabile che da oltre mezzo secolo continua a impastare dolci con passione e dedizione. Carlo arriva in Australia giovanissimo, nel giugno del 1963, e appena un mese dopo inizia a lavorare alla pasticceria Lucchini, sulla Lygon Street a Carlton. “Non sapevo una parola d’inglese, ma ho imparato il mestiere osservando e sbagliando”, racconta sorridendo.

Dopo anni di apprendistato, sacrifici e notti trascorse tra farine e creme, Carlo acquista la Pasticceria Padova, trasformandola in un punto di riferimento per la comunità italo-australiana. Insieme alla moglie Alma – che accoglie da sempre i clienti con la sua gentilezza e il suo sorriso – costruisce un piccolo tempio della tradizione dolciaria italiana. Il bar diventa ben presto un presidio di eccellenza, gusto e resilienza.

Quella quotidianità così dolce viene però bruscamente interrotta circa un anno e mezzo fa, quando un incendio doloso – frutto di una faida criminale legata al contrabbando di tabacco – distrugge il negozio accanto e danneggia gravemente la pasticceria. “C’è stata un’esplosione nel negozio vicino, hanno appiccato il fuoco e il danno è arrivato anche a noi – ricorda Alma con voce commossa –. Siamo stati chiusi per circa 14, 15 mesi. È stato un periodo davvero difficile”.

Domenica 9 novembre, però, la serranda si rialza. L’insegna ‘Pasticceria Padova’ torna a brillare su Bonwick Street e la comunità risponde con grande affetto. In molti, sfidando le previsioni funeste del bollettino meteorologico, accorrono per celebrare la riapertura tra musica italiana, balli e un trionfo di dolci appena sfornati. Cannoli fragranti, diplomatici con un tocco di liquore – fra i più buoni di Melbourne, si mormora – bomboloni alla crema e paste di frutta fresca riempiono i vassoi e la gioia dei presenti.

“È bellissimo essere qui oggi”, asserisce Alma emozionata, circondata dai figli e dai nipoti che partecipano attivamente all’attività di famiglia. “Questa comunità è parte di noi. This is very exciting!”.

Carlo, dal canto suo, osserva la folla con gli occhi lucidi. “È una bellezza vedere tutta questa gente – ci confida –, sarebbe bello averla tutti i giorni”.

Tra gli ospiti è presente anche Kathleen Matthews Ward, membro del Parlamento per Broadmeadows, che partecipa per testimoniare la vicinanza delle istituzioni. “Questa è una delle attività più antiche della zona – dichiara la parlamentare – con una storia meravigliosa di migranti che lavorano sodo, portando gioia a tante persone attraverso la loro passione per la cucina”. Parlando con noi, aggiunge: “È una famiglia straordinaria che rappresenta il vero cuore di questa comunità”.

In prima fila, tra gli applausi, c’è anche il signor Errico Musolino, 98enne e caro amico di Carlo, arrivato nonostante l’aria pungente per riabbracciare il compagno di tante colazioni e di lunghi racconti.

Come lui, molti abitanti del quartiere vogliono esserci. Vicky Ross, residente di lunga data, racconta: “Questo negozio ci conosce come se fossimo una famiglia. Amo i cannoli: sono il mio dolce preferito, e qui li fanno buonissimi”. E poi Silvana Barbieri, cresciuta con l’aroma delle torte di Alma: “Mia mamma ha scoperto la Pasticceria Padova tanti anni fa, e da allora veniamo sempre qui. È parte della nostra storia”. Il suo dolce preferito? La torta continentale.

Alla nostra ultima domanda sul suo lavoro, Carlo, mentre si destreggia con naturalezza fra le torte appena sfornate, il bancone e la folla di clienti che lo saluta affettuosamente, risponde: “È un lavoro come tanti altri, ma alla fine ti entra nel sangue. Non sai fare altro che questo. E poi, guarda… i dolci fanno sorridere la gente. E vedere la gente sorridere è la cosa più bella che ci sia”. 

L’evento è stato anche un momento per ricordare la cara Pia, venuta a mancare lo scorso agosto. Per 10 anni ha lavorato nella pasticceria ed è stata considerata parte della famiglia Luele, una presenza preziosa e affettuosa che ha lasciato un ricordo profondo in tutti.