MELBOURNE – L’ex primo ministro, Paul Keating, intervenendo la settimana scorsa a un dialogo organizzato dalla La Trobe University, di Melbourne, ha sollecitato l’Australia ad abbandonare l’accordo di sicurezza AUKUS, stretto dal precedente governo con gli Stati Uniti e il Regno Unito, per dotare la Marina di sottomarini a propulsione nucleare.
Definendo degli “ingrati” gli alleati americani, Keating ha detto che “non è intelligente” che l’Australia si lasci dominare dagli USA, e che l’alleanza Quad, tra India, Giappone, USA e Australia, è “un’assurdità strategica”, se non coinvolge anche la Cina.
Lo statista laburista, considerato dall’attuale primo ministro, Anthony Albanese, un’ispirazione, ha aggiunto che Washington non ha mai ringraziato l’Australia abbastanza per la creazione dell’APEC, il gruppo di cooperazione economica dell’Asia-Pacifico.
Con un velato attacco al suo ex partito, Keating ha detto che i laburisti, quando erano all’opposizione, non avrebbero dovuto avallare l’alleanza AUKUS.
L’ex primo ministro, che aveva aspramente criticato la visita della presidente della Camera statunitense, Nancy Pelosi, a Taiwan, ha aggiunto che non è nell’interesse australiano unirsi agli Stati Uniti nel caso di un potenziale conflitto con la Cina per il controllo dell’isola-Stato.
Spostando l’obiettivo sul G7, Keating ha fatto notare che “non avremo mai un mondo pacifico fino a quando il gruppo dei sette Paesi più industrializzati non accoglierà anche la Cina”.
“Gli USA dovrebbero gestire il mondo in collaborazione con la Cina – ha detto provocatoriamente -. In altre parole, gli USA dovrebbero consolidare la zona dell’Atlantico, includendo la Russia in Europa, mentre la stabilità a oriente dovrebbe venir assicurata dalla Cina.
Penso che questo modello sarebbe vantaggioso per tutti perché la Cina non è la vecchia Unione Sovietica, non esporta ideologie”.
Dalla vittoria elettorale lo scorso maggio, il governo laburista ha tentato a varie riprese di ricucire lo strappo diplomatico con Pechino.
L’ex primo ministro si è poi focalizzato sull’istituzione di una repubblica australiana, dicendo che la Famiglia reale avrebbe preferito che il referendum di vent’anni fa avesse avuto un esito diverso.
Keating ha rivelato di aver discusso, con la regina Elisabetta II, la prospettiva che l’Australia divenisse una repubblica, durante un incontro presso il castello di Balmoral nel 1993: “Avevo un ottimo rapporto con la Regina, e penso che la Famiglia reale avrebbe gradito che al referendum del 1999 avesse vinto il sì”.