CANBERRA - Al centro delle critiche, il comunicato congiunto che ha ribadito l’importanza della pace nello Stretto di Taiwan e ha espresso preoccupazione per le attività militari cinesi nell’area giapponese. “Queste osservazioni confondono il giusto con l’errato”, ha scritto il giornale China Daily, sostenendo che le zone contese del Mar Cinese Orientale e delle isole Senkaku appartengano alla giurisdizione cinese.

Il tono si è fatto ancora più duro quando Pechino ha accusato Australia e Giappone di “rinnegare” il riconoscimento ufficiale di Taiwan come parte della Cina e di “star degenerando in burattini sulla scacchiera geopolitica degli Stati Uniti”.

Le accuse giungono alla vigilia del vertice del Pacific Islands Forum nelle Isole Salomone, teatro di una crescente competizione tra Pechino e Canberra per l’influenza nella regione. Il contesto è stato ulteriormente inasprito dalla grande parata militare cinese per l’80º anniversario della fine della Seconda guerra mondiale: evento a cui hanno partecipato Vladimir Putin e Kim Jong-un come ospiti d’onore, mentre Australia, Giappone e altri Paesi occidentali hanno ridotto la loro rappresentanza.

Dal canto suo, il ministro della Difesa australiano Richard Marles ha sottolineato a Tokyo il rafforzamento della cooperazione tra Cina, Russia e Corea del Nord, definendolo “espressione di un paesaggio strategico complesso”. Per questo, ha spiegato, Canberra punta a rafforzare l’alleanza con Tokyo e a modernizzare le proprie forze armate, anche attraverso un piano da 10 miliardi di dollari per l’acquisto di fregate Mogami di fabbricazione giapponese.

Il ministero degli Esteri cinese ha invitato i due Paesi a smettere di creare “piccoli gruppi” che destabilizzerebbero la regione. Critiche sono arrivate anche alla marina australiana, che nei giorni scorsi ha partecipato con Canada, Filippine e Stati Uniti a pattugliamenti nelle acque rivendicate da Pechino e ha inviato un cacciatorpediniere nello Stretto di Taiwan.

“Non esiste alcun conflitto fondamentale tra Cina e Australia”, ha commentato ancora il China Daily, “è incomprensibile che Canberra adotti una politica estera che serve solo agli interessi americani ignorandone le conseguenze negative”.

Durante la visita a Tokyo, Penny Wong e Richard Marles hanno incontrato anche il premier giapponese Shigeru Ishiba, che poche ore dopo ha annunciato le proprie dimissioni. Alcuni analisti ritengono che il rafforzamento dei legami strategici tra Giappone e Australia resterà invariato anche con un nuovo leader a Tokyo.