LIMA - Pedro Castillo, ex presidente del Perù, ha deciso di porre fine allo sciopero della fame che aveva iniziato lunedì scorso, in protesta del processo penale a suo carico.  

La decisione è stata comunicata dal Potere Giudiziario del Perù. Durante un’udienza del caso, un funzionario della Sala Penale Speciale della Corte Suprema ha letto l’ultimo rapporto medico su Castillo, che aveva iniziato a consumare una dieta liquida, e che ora si trovava “in condizioni di salute stabili”, dopo un malore che lo aveva portato in ospedale giovedì scorso. 

Castillo era stato ricoverato ma, dopo una valutazione medica, è stato riportato nella prigione di Barbadillo, dove è detenuto da dicembre 2022. 

L’ex presidente è accusato di ribellione e altri crimini – accuse che rifiuta – dopo il suo arresto per aver cercato di sciogliere temporaneamente il Congresso, quando quest’ultimo si preparava a votare una mozione di impeachment contro di lui. 

Il processo contro Castillo è iniziato il 4 marzo e, alcuni giorni dopo, l’ex presidente ha dichiarato, tramite un comunicato sulle reti sociali, che avrebbe intrapreso lo sciopero della fame, accusando il processo di essere “politicizzato” e ingiusto.  

Il prossimo 18 marzo, Castillo dovrà nuovamente comparire in tribunale.