ADELAIDE - Domenica 19 luglio l’ANC di Adelaide, presieduta da Roxanna Bianco, ha organizzato una cerimonia limitata a poche decine di persone per via delle attuali disposizioni COVID-19 presso il Torrens Parade Ground in Victoria Drive, per celebrare l’anniversario del corpo dei Carabinieri, ben 206 anni, oltre che i 65 anni dell’Associazione Nazionale Carabinieri, fondata a Milano nel giugno del 1955.

Nel 2020 si sarebbe dovuto tenere anche il raduno biennale dell’Associazione Nazionale Carabinieri, programmato in Italia a maggio con oltre 18mila associati da parte di quattro continenti. La sezione ANC di Adelaide ha anche dovuto annullare la cena di gala del 5 giugno per i 206 anni. Insomma, è stato difficile negli scorsi mesi “essere vicini alla gente”, secondo il motto più conosciuto dei Carabinieri: “Per fortuna il tempo per il nostro ‘essere tra la gente’ sembra sia finalmente arrivato”, ha scritto Bianco nell’invito al rinfresco pomeridiano di domenica.

Roxanna Bianco ha pronunciato un lungo discorso in cui ha ripercorso a grandi linee la storia dell’Arma dei Carabinieri, fondata con il nome di ‘Corpo de’ Carabinieri Reali’ il 13 luglio 1814: “I Carabinieri sono più vecchi della stessa Italia - ha spiegato -, fondati da Vittorio Emanuele I, Duca di Savoia e Re di Sardegna, quasi mezzo secolo prima della nascita dell’Italia moderna”.

Ha poi elencato ai presenti i numerosi campi d’azione dei Carabinieri, oltre che distribuiti capillarmente sul territorio infatti, anche svariate forze speciali tra cui i paracadutisti, i corpi antiterrorismo, antimafia, i corpi a cavallo, la Forestale, i corpi a protezione del patrimonio culturale - i Caschi blu della cultura - e molti altri. Inoltre, a partire dal 1855, l’Arma dei Carabinieri è impegnata in missioni umanitarie all’estero, a fianco di Nazioni Unite, NATO e OSCE.

Bianco ha poi raccontato la storia e gli obiettivi dell’Associazione Nazionale Carabinieri che conta oltre 200mila soci nel mondo e 1.700 sezioni distribuite in 23 Paesi e in quattro continenti, entrando nel dettaglio della sezione ANC di Adelaide, che contribuisce non solo al fondo italiano per gli orfani di Carabinieri ma anche agli orfani delle forze armate australiane di Legacy Australia. Le raccolte fondi avvengono tramite serate cinema e pizza organizzate nell’arco dell’anno e di cui abbiamo scritto nei mesi scorsi. Più di recente, l’ANC ha partecipato con la propria collaborazione volontaria all’evento ‘SA4SA’, una cena di gala di raccolta fondi per le vittime degli incendi boschivi, riunendo ben 1400 persone e raccogliendo oltre 350mila dollari.

In commemorazione del 25 aprile e dell’Anzac Day l’ANC ha organizzato una cerimonia a porte chiuse, trasmessa però in diretta sia da Channel 44 che da Radio Italiana 531, per entrare nelle case delle famiglie italiane in pieno lockdown. Quest’anno purtroppo non si è tenuta come di consueto la celebrazione della Festa della Repubblica, a cui l’associazione sempre partecipa. Anche le feste religiose a cui ANC è invitata sono state cancellate quest’anno, tra cui l’importante celebrazione a Port Pirie della Madonna dei Martiri, a cui l’ANC partecipa dal lontano 1978. L’ultima partecipazione istituzionale della presidente Roxanna Bianco, prima che la pandemia fermasse tutti gli spostamenti, è stata a Canberra, su invito dell’ambasciatrice Francesca Tardioli per il Giorno dell’Unità Nazionale e dei Caduti, a novembre. In quell’occasione Bianco ha incontrato l’addetto militare dell’Ambasciata, il colonnello Luca Spuntoni, il coordinatore nazionale Alpini Guerrin, oltre che i Carabinieri in servizio presso l’Ambasciata d’Italia a Canberra.

Tornando a domenica, numerosi gli ospiti d’onore presenti, tra cui Geoff Rodda, presidente dell’Internatinal Police Association Australia, Fred Wojtasik, segretario generale e vicepresidente SA dell’International Police Association, padre Allan Winter, parroco della parrocchia di Payneham e cappellano militare.

Non poteva mancare il console d’Italia Adriano Stendardo con la moglie Clizia; Roxanna Bianco lo ha omaggiato di una statuetta in bronzo commemorativa. Il Console, nel suo discorso, ha ripercorso le tappe della storia dell’Arma raccontando di sentirsi particolarmente vicino ai suoi valori anche in virtù della sua provenienza da una famiglia di militari.

Infine, foto di gruppo e, prima del taglio della torta, il benvenuto e la consegna della tessera e del calendario, disponibile da quest’anno anche in inglese in edizione limitata, alle due nuove socie, familiari di Carabinieri: Annunziata (Tina) Zollo, figlia del carabiniere Cesare Capuano, con uno zio maresciallo, e Carmela Riccio, nipote del capitano Romolo Riccio con un fratello maresciallo.

Roxanna Bianco ha rivolto un grazie speciale agli ospiti della giornata, Lee Bowes, presidente della Defence Force Welfare Association e alla sua consorte: “Per l’ospitalità e l’assistenza nel rendere possibile una piccola celebrazione molto significativa”, ha concluso la presidente ANC.