Durante gli ultimi 64 anni, il Furlan Club, nella sua sede storica a Thornbury, ha rappresentato un’istituzione culturale per la comunità italiana a Melbourne dando spazio a eventi comunitari per ogni età.
Secondo le pianificazioni e i desideri del comitato esecutivo, il 2020 avrebbe dovuto abbracciare numerose novità: rinnovare la struttura, costruire un impianto sportivo al coperto, dare vita a una sala destinata alla musica dal vivo, attrarre nuovi membri e gestire un calendario ricreativo sempre più diversificato.
“La crisi pandemica non ci ha soltanto costretti all’annullamento di tutti i nostri programmi, ma ci ha privati del supporto finanziario a cui facevamo riferimento per sopravvivere e per continuare a crescere – ha spiegato Dario Bulfone, operations manager del Furlan Club –. Lo spirito dell’associazione è ancora molto forte, ma abbiamo bisogno del sostegno di tutti per riuscire a rimetterci in piedi”.
Nel 2015 il comitato aveva deciso di vendere l’edificio in Matisi Street e assicurarsi un contratto di affitto ventennale, con possibilità di rinnovo ogni cinque anni, per riuscire a combattere le serie difficoltà finanziarie che stava attraversando. A causa delle perdite economiche subite durante gli ultimi mesi però il club non è stato in grado di pagare alcune rate di affitto, ricevendo di conseguenza una notifica di sfratto da parte del proprietario della struttura.
Per sopravvivere, questa volta, la realtà associativa non necessiterà soltanto di assistenza finanziaria, ma avrà bisogno di ricostruire basi più solide; le spese della struttura infatti ammontano a più di un milione di dollari all’anno e soltanto grazie a eventuali contributi giunti da donazioni, investitori o nuovi partner, le entrate potrebbero ammontare a più di due milioni di dollari permettendo al club di rinascere.
Il comitato ha quindi dato il via a una raccolta fondi, il cui target finale ammonterebbe a 410mila dollari con un paracadute finanziario di 100mila dollari: “È impossibile riuscire a gestire i costi del club senza clienti al ristorante, al bar o nella sala riunioni – ha continuato Bulfone –. Vogliamo tornare a sentire l’energia di un tempo ed è per questo che invitiamo chiunque ad aiutarci a realizzare il nostro sogno per rendere questo club un punto di riferimento anche per le generazioni future. La passione e la dedizione continuano a guidarci, la nostra speranza è che il Furlan Club sopravviva e che prosperi nel tempo”.
L’associazione ha intanto pianificato una mostra fotografica, ‘Faces of the Furlan’, per poter raccontare la storia dei fondatori del club, dei suoi membri e dello staff; a loro sarà dedicato anche un calendario 2021 che raccoglierà circa venti immagini. Anche questo evento mira a raccogliere fondi per poter soddisfare i gravi obblighi finanziari: “Il Furlan Club ha bisogno del vostro aiuto, noi intanto vi ringraziamo”.
Per le donazioni, è possibile visitare il sito.