PERTH – Il Western Australia punta sull’intelligenza artificiale per alleggerire la pressione crescente su pronto soccorso e reparti ospedalieri.
Con meno della metà dei pazienti visitati nei tempi indicati dalle linee guida — una delle prestazioni peggiori del Paese — il governo statale ha deciso di introdurre un sistema AI al Royal Perth Hospital per migliorare la gestione dei flussi interni.
L’annuncio è stato dato dal ministro della Sanità Meredith Hammat durante un incontro con il settore privato. La sperimentazione, finanziata dal governo, servirà a offrire agli operatori “previsioni e soluzioni alternative” già dal momento in cui un paziente entra in ospedale. Obiettivo: rendere più efficiente l’organizzazione dei compiti tecnici e logistici che spesso rallentano dimissioni e trasferimenti.
Secondo Hammat, l’AI non interverrà sugli aspetti clinici, che resteranno saldamente nelle mani di medici e infermieri. Il suo ruolo sarà di sostegno: programmare esami radiologici, coordinare test di laboratorio, organizzare la preparazione dei farmaci e velocizzare la stesura delle lettere di dimissione, evitando colli di bottiglia che oggi paralizzano i reparti, soprattutto nella stagione invernale.
Hammat ha insistito sulla presenza di “un solido sistema di governance” per mitigare rischi legati a errori algoritmici o alla gestione dei dati sensibili. L’intervento viene adottato mentre i nuovi dati dell’Australian Institute of Health and Welfare mostrano un quadro preoccupante: nel 2023-24 il tempo mediano d’attesa nei pronto soccorso del WA è stato di 44 minuti, più del doppio della media nazionale (18 minuti). Solo il 46 per cento dei pazienti è stato visto nei tempi raccomandati, contro il 67 per cento in Australia.
A complicare ulteriormente il quadro, hanno contribuito un’ondata di influenza senza precedenti da quando esistono registrazioni ufficiali e un tasso di vaccinazione più basso del previsto. Gli ospedali si sono trovati così sommersi da pazienti mentre le ambulanze restavano bloccate all’ingresso, impossibilitate a trasferire i malati.
Il governo statale attribuisce parte delle difficoltà all’invecchiamento della popolazione e al numero crescente di pazienti che non possono essere dimessi perché in attesa di un posto nelle strutture di assistenza agli anziani.
Con l’AI, il WA spera ora di recuperare efficienza e restituire respiro a un sistema arrivato ai limiti della sua capacità operativa.