CANBERRA – Bupa, la più grande catena di case di riposo del Paese, rischia di perdere il suo accreditamento federale a causa di standard d’assistenza consistentemente al di sotto dei minimi standard. Delle 72 strutture residenziali per l’assistenza agli anziani gestite da Bupa, 45 non soddisfano i requisiti minimi relativi alla salute e sicurezza delle persone ospitate, 22 di esse pongono “gravi rischi” per l’incolumità dei loro ospiti e 13 sono state ufficialmente sanzionate con la perdita dei fondi federali a cui avrebbero avuto diritto.
Il ministro federale per l’Assistenza agli anziani, Richard Colbeck, in un’intervista all’ABC ha rivelato di stare “monitorando da vicino”, assieme al ministero della Sanità, la situazione in cui si trova Bupa: “Sono previsti incontri settimanali con i dirigenti dell’azienda per controllare i loro progressi. La persistente incapacità dell’azienda di soddisfare gli standard minimi d’assistenza nelle loro strutture è semplicemente inaccettabile”.
In una dichiarazione sempre all’ABC, l’amministratore delegato di Bupa, Hisham El-Ansary, ha promesso di migliorare la performance del suo gruppo: “Siamo davvero spiacenti di non essere riusciti a offrire standard d’assistenza adeguati agli anziani nelle nostre case di riposo”. L’azienda riceve ogni anno circa 460 milioni di dollari in sovvenzioni federali e ospita circa 6.500 persone nelle sue strutture. 
“Bupa è un disastro, ma è troppo grossa per poter perdere il suo accreditamento”, ha sostenuto Lynda Saltarelli, dell’organismo Aged Care Crisis.