BUENOS AIRES – Rowina Casey, cantante nominata ai Premi Gardel – il più prestigioso riconoscimento musicale argentino – è stata l’artista ospite d’onore all’omaggio dedicato ad Astor Piazzolla, organizzato dalla Commissione Cultura del Circolo Italiano di Buenos Aires.  

All’evento, moderato da Beatriz Reynoso e Patricio Persivale, era presente anche Marcela Villaflor Piazzolla, nipote del maestro e oggi vicepresidente della Fondazione che ne preserva il lascito. 

“I pomeriggi a Buenos Aires hanno quel qué sé yo”, recita l’incipit parlato di Balada para un loco, il brano iconico con musica di Piazzolla e testo di Horacio Ferrer, che rivoluzionò il tango grazie a un linguaggio poetico e arrangiamenti d’avanguardia. Rowina ne ha interpretato i versi con voce ipnotica e il tipico accento porteño dalle sfumature italiane. 

“La musica di Astor è una sintesi delle sue radici – ha spiegato la cantante –. Buenos Aires è la somma di universi: Francia, Italia, Spagna, Germania… Piazzolla ha saputo mettere in musica questa città e questa identità plurale. Nella sua opera ho trovato tutti questi mondi”. 

L’artista ha poi introdotto 1964, un testo di Borges musicato da Piazzolla, sottolineando “quella ricerca e quell’avanguardia che mi hanno colpito, così come la varietà di artisti che hanno interpretato la sua musica, andando oltre il tango tradizionale”. 

Nel suo intervento, Marcela Piazzolla ha ricordato i progetti che la Fondazione porta avanti per diffondere e tutelare l’eredità artistica del nonno, sottolineando il valore della sua opera di innovazione. 

Rowina ha raccontato l’episodio che segnò la svolta creativa di Piazzolla: “Fu a Parigi, durante gli studi con Nadia Boulanger. Astor le suonò timidamente un tango al bandoneón e lei gli disse: ‘Questo è Piazzolla, segua questa strada’. Da lì nasce il suo nuovo linguaggio”. 

Il successo internazionale arrivò con l’album Libertango, registrato in Italia. “Lì ottenne il riconoscimento che in Argentina tardava ad arrivare”, ha spiegato la cantante prima di eseguire Se potessi ancora (titolo originale). Piazzolla infatti scrisse anche indimenticabili brani in italiano, interpretati da grandi voci come Mina e Milva. 

 “Ogni pezzo che ho cantato è diverso, ma allo stesso tempo con uno stile coerente, universale e senza tempo”, ha concluso Rowina, chiudendo il concerto con I’ve seen that face before, l’unica versione cantata di Libertango approvata da Piazzolla - originalmente interpretata da Grace Jones come colonna sonora del film Frantic di Roman Polanski. Una testimonianza dell’anima irriverente di un compositore unico, capace di parlare a generazioni e culture diverse.