ROMA - Il consigliere comunale di origini indiane Balwinder Singh, eletto in una lista civica di centrodestra a Brescia, ha presentato le dimissioni dopo essere stato coinvolto in un’inchiesta per maltrattamenti in famiglia. 

Eletto a maggio 2023 in una lista civica all’epoca guidata dal candidato sindaco leghista ed ex assessore regionale Fabio Rolfi, il consigliere comunale si era preso 48 ore di tempo per decidere se lasciare il suo incarico in Loggia. 

Lui e la moglie sono sottoposti al divieto di avvicinamento alle figlie e costretti al braccialetto elettronico. 

Secondo le indagini, la coppia avrebbe usato violenze e minacce per imporre alle due figlie uno stile di vita affine alla tradizione indiana, impedendo loro di scegliere liberamente come vestirsi e comportarsi.  

Addirittura, secondo le indagini della Squadra Mobile della questura di Brescia, sarebbe arrivato ad esaltare davanti alle figlie l’omicidio di Saman Abbas, uccisa dai genitori in provincia di Reggio Emilia per le stesse ragioni.  

“Un’azione doverosa per preservare la reputazione sociale”, avrebbe detto. 

Nell’ambito della stessa inchiesta è scattato l’arresto anche del figlio maschio del consigliere comunale, che un giorno dopo aver compiuto 26 anni è finito in carcere con l’accusa di violenza sessuale nei confronti della maggiore delle due sorelle.  

La più grande della due ragazze convive con un ragazzo ed è stata la prima ad andarsene, mentre la più piccola è in una struttura protetta da fine novembre, dopo aver raccontato la sua situazione ad un’insegnante durante la giornata mondiale contro la violenza sulle donne.  

“I miei assistiti negano gli addebiti e sono convinti che la vicenda potrà chiarirsi in tempi molto stretti”, è il commento dell’avvocato Federico Scalvi, legale che difende il consigliere comunale, la moglie e il figlio.  

Secondo le indagini condotte dal sostituto procuratore di Brescia, Marica Brucci, le figlie di Singh non potevano avere relazioni sentimentali con italiani, non potevano depilarsi e non potevano tagliarsi i capelli, e se trasgredivano venivano picchiate.