SYDNEY - Circa l’80% delle PMI ha sperimentato carenze di liquidità negli ultimi 12 mesi, nonostante l’85% di esse avesse adottato strategie specifiche per gestirle.

Tra le misure più comuni alle quali è stato fatto ricorso, oltre un quarto delle piccole imprese ha attinto ai risparmi personali o ha rinunciato a pagarsi uno stipendio.

In merito alla tendenza, Rebecca Warren, direttrice generale per le piccole imprese presso Commbank, ha sottolineato: “Anche se è positivo vedere i proprietari di piccole imprese adottare misure proattive per gestire la liquidità, alcune di queste strategie – come utilizzare i risparmi personali o non pagarsi uno stipendio – potrebbero non essere sostenibili a lungo termine né per l’impresa né per l’imprenditore stesso”.

Il calo dei ricavi è stato il motivo principale dei problemi di liquidità per il 35% delle imprese, seguito da basse riserve di cassa (30%) e da fluttuazioni stagionali (27%).

“Il successo delle piccole imprese dipende spesso da un equilibrio delicato, in cui devono gestire clienti, dipendenti, fornitori e venditori - ha spiegato Warren -. Non sorprende che le sfide economiche dell’ultimo anno abbiano avuto un impatto notevole sulla liquidità di molte PMI australiane”.

In risposta a queste difficoltà, Commbank ha lanciato un corso gratuito di gestione della liquidità rivolto a tutte le piccole imprese australiane, indipendentemente dal fatto che siano o meno clienti della banca. Il corso, sviluppato in collaborazione con Lifelong Learning presso l’University of New South Wales, mira a fornire strumenti pratici per affrontare le sfide di liquidità in modo più efficace e sostenibile.