TEL AVIV – Il capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh, è stato ucciso a Teheran da un “missile a corto raggio con una testata da 7 chili”, lanciato dall’esterno. Lo affermano in una nota ripresa dalla stampa locale i Pasdaran iraniani. Il New York Times aveva scritto invece che l’attentato era stato compiuto con una bomba nascosta nell’appartamento del leader palestinese mesi prima del suo assassinio.

E decine di arresti, almeno oltre 20, sono stati compiuti in Iran alla ricerca di possibili complici e talpe nell’omicidio di Haniyeh: lo scrive lo stesso New York Times - ripreso anche dai media israeliani - che cita fonti iraniane informate dei fatti e vicine all’inchiesta in corso. Fra le persone arrestate, scrive il Nyt, vi sarebbero funzionari dell’intelligence di Teheran, militari alti in grado e membri del personale del residence dove è avvenuta l’esplosione gestito dalle Guardie della Rivoluzione.

 La vendetta di Teheran per l’assassinio di Haniyeh sarà “severa” e si consumerà nei “tempi, nei luoghi e nei modi appropriati”: l’avvertimento è arrivato dalle stesse Guardie della Rivoluzione in un messaggio diretto al “regime terrorista sionista”. I Pasdaran, come riportano anche i media israeliani, sono tornati a puntare il dito anche sugli Stati Uniti: hanno assistito Israele nell’organizzazione dell’omicidio del capo politico di Hamas, accusano.

L’ambasciata americana a Beirut ha nel frattempo chiesto ai connazionali di lasciare il Libano “in qualsiasi modo possibile”.  Lo si legge in una nota della sede diplomatica, nella crescente atmosfera di tensione tra gli alleati dell’Iran e Israele. Il canale israeliano Channel 13 ha reso noto che le autoritàdi Tel Aviv hanno esortato i residenti dell’Alta Galilea a rimanere vicino ai rifugi a seguito di una valutazione della situazione aggiornata da parte dell’Idf, le forze armate israeliane. Le sirene di allarme anti razzi stanno risuonando nel nord di Israele, come riportato da Haaretz.   

I siti di informazione Ynet e The Times of Israel segnalano che sono state osservate intercettazioni da parte dell’Iron Dome di missili provenienti dal Libano sull’Alta Galilea a seguito degli allarmi attivati in numerosi insediamenti della zona. Hezbollah ha annunciato di aver lanciato “decine” di razzi contro Israele.

“Aerei da caccia dell’aeronautica militare israeliana hanno attaccato obiettivi terroristici di Hezbollah nell’area di Kfar Kila, nel sud del Libano, comprese infrastrutture terroristiche ed edifici militari” ha affermato il portavoce dell’Idf, le forze armate israeliane, aggiungendo che “stamattina un aereo dell’aeronautica militare ha eliminato un terrorista di Hezbollah nella zona di Deir Sirin”. Inoltre, l’Idf ha “attaccato con l’artiglieria le infrastrutture terroristiche nella zona di Al Adeisa” scrive Ynet.  

Sempre l’esercito di Tel Aviv ha affermato di aver ucciso in un attacco aereo il comandante militare di Hamas di Tulkarem, in Cisgiordania, in un omicidio mirato che ha colpito un veicolo uccidendo altre quattro persone. Lo riportano i media israeliani. La vittima principale viene identificata in Sheikh Haitham Balidi, comandante di Tulkarem delle Brigate Izzadin al-Qassam, l’ala militare di Hamas.

“Il movimento di resistenza libanese Hezbollah colpirà obiettivi in profondità nei territori occupati da Israele, in risposta all’attacco del regime a Beirut,” ha dichiarato la missione permanente dell’Iran presso le Nazioni Unite in un comunicato. “Hezbollah e il regime sionista si erano praticamente attenuti a certi limiti nelle loro operazioni militari reciproche contro obiettivi militari nelle aree di confine,” ha aggiunto nella dichiarazione, sottolineando come “l’attacco dei sionisti a Dahieh a Beirut ha segnato una deviazione da questi confini, e in risposta, Hezbollah colpirà obiettivi più ampi, non solo quelli militari.”

Nell’attacco di Israele al sobborgo di Beirut martedì scorso  sono stati uccisi alcuni membri di Hezbollah e il suo alto comandante Fuad Shukr.