Si scatena la polemica in Francia a causa dell’appello sottoscritto da venti generali dell’esercito in pensione, appello pubblicato sul settimanale di destra Valeurs Actuelles, uscito lo scorso 21 aprile. Nella lettera aperta gli ex generali criticano con severità l’azione, o meglio l’inazione, del presidente Emmanuel Macron.

Con il documento “Per un ritorno dell’onore dei nostri governanti” rivolto a Macron, i generali in pensione invitano il presidente a difendere il patriottismo e i valori della civilizzazione contro l’islamismo e le orde delle periferie francesi, contro la disintegrazione della Francia. I generali ammoniscono a non sottovalutare il rischio di una imminente guerra civile: “Non è più il momento di tergiversare, altrimenti domani la guerra civile porrà fine a questo caos crescente ed i morti, di cui porterete la responsabilità, si conteranno a migliaia”, si legge nella lettera aperta.

Florence Parly, ministro della Difesa, ha commentato martedì su France Info la lettera aperta, definendola un testo che “fa sobbalzare”, “irresponsabile”. France Info inoltre fa notare che i militari hanno il divieto di esprimere opinioni religiose e politiche. Di diversa opinione la leader della destra francese Marine Le Pen che, sempre ai microfoni di France Info, ha detto di condividere le preoccupazioni e le affermazioni dei generali in pensione. Il ministro Parly sta anche valutando una serie di sanzioni punitive per gli ex generali.

A rendere ancora più cupo il quadro già fosco sulla preoccupante direzione presa, ormai da parecchi anni, dall’equilibrio sociale in Francia, due giorni dopo la pubblicazione della lettera il tragico, ennesimo attentato, il giorno susseguente l'ennesimo attentato di probabile matrice islamica in Francia, il 17esimo dal 2014.

A Rambouillet, a circa 60 km a sud di Parigi, un cittadino tunisino, 36 anni, ha ucciso una funzionaria della locale stazione di polizia. L’agguato era stato preparato all’ingresso dell’edificio dove l’uomo armato di coltello ha aggredito e ucciso la dipendente amministrativa nel momento in cui rientrava dalla pausa pranzo. L’uomo, colpito da due proiettili sparati dagli agenti presenti, è spirato poco più tardi in ospedale.