MELBOURNE - Victoria Police ha confermato il ritiro dopo che gli organizzatori hanno imposto la partecipazione solo in abiti civili o polo con logo, escludendo la possibilità di sfilare in uniforme senza equipaggiamento tattico come negli anni precedenti.
“Riteniamo che questa decisione rappresenti un passo indietro per l’inclusione, soprattutto per i nostri dipendenti LGBTQIA+, che vogliono semplicemente celebrare se stessi”, ha dichiarato la polizia in una nota. Tuttavia, agenti in uniforme saranno presenti per garantire la sicurezza pubblica durante l’evento.
Gli organizzatori del Midsumma hanno ribadito che l’evento è aperto a tutti i membri della comunità LGBTQIA+ e ai loro alleati, a condizione che rispettino le regole di partecipazione. La decisione di richiedere abbigliamento informale fa parte di un “approccio basato sul trauma”, nato da consultazioni con la comunità e con altre parti interessate.
La controversia segue gli scontri avvenuti durante la marcia del 2024, quando un gruppo di circa 50 manifestanti aveva accerchiato agenti di polizia, lanciando insulti e bombe di vernice. Il commissario Shane Patton aveva condannato il comportamento come “spregevole”, mentre il ministro statale di Polizia, Anthony Carbines, aveva definito i manifestanti dei “teppisti”.
Da tempo la partecipazione di agenti di polizia agli eventi Pride è oggetto di dibattito nella comunità LGBTQIA+, che non dimentica il loro passato controverso, tra cui episodi di oppressione e mala gestione, come il trattamento riservato alla ex allenatrice dell’AFL Danielle Laidley e incidenti avvenuti durante proteste anti-trans.
Transgender Victoria, che aveva già annunciato il ritiro dal Pride March a causa delle tensioni con la polizia, ha confermato che non tornerà sulla decisione presa.