MELBOURNE – Fondata nel 1896 per la promozione della lingua e cultura italiana, la Dante Alighieri ha festeggiato 60 anni dalla prima edizione del Concorso di recitazione di poesia del 1961, quando parteciparono 200 studenti. I numeri da allora sono molto cresciuti, raggiungendo in questa edizione il totale di 1.665 iscritti, provenienti da 48 scuole diverse. Come sempre, gli studenti hanno potuto scegliere tra tre sezioni: recitazione di poesie, composizione di versi originali e discorsi.
Non potendo riunire tutti i partecipanti della sezione recitazione a causa delle restrizioni, i giudici si sono recati personalmente presso le scuole quando era ancora possibile, per poi passare alle audizioni online, grazie all’organizzazione di Ester Marcuccio, che ha coordinato il concorso negli ultimi otto anni.
Il Primo Canto del Paradiso della Divina Commedia di Dante è stato uno dei più popolari tra gli studenti, che hanno però presentato anche Gianni Rodari, Renzo Pezzani, Eugenio Montale, Gabriella Costa Mieli, per citarne alcuni. I giudici hanno particolarmente apprezzato l’intonazione, la pronuncia e capacità espressiva dei ragazzi.
Sono stati 30 gli studenti a competere nella categoria dei Discorsi, trattando nelle loro composizioni i temi della speranza e libertà. I vincitori hanno presentato testi introspettivi, esprimendo i loro pensieri in maniera matura e personale su un argomento tanto ampio e complicato. Lo stesso tema è stato affrontato anche dai 35 studenti che hanno presentato altrettante poesie originali in versi, tre delle quali si sono aggiudicate il primo premio a pari merito. I componimenti, toccanti e delicati, hanno colpito i giudici per l’alta qualità poetica.
Complimenti a tutti i ragazzi per l’impegno e la capacità di esprimersi in italiano con grande chiarezza e proprietà di linguaggio.
La Poesia originale
L’ambiente
Nel profondo del mare blu,
I colori e la vita sono abbondantissimi.
I pesci e i coralli sono
sempre bellissimi,
Nel profondo del mare blu.
Su nel cielo infinito,
Gli uccelli graziosi volano
tra le nuvole
In alto c’è la brillante luminosità del sole,
Su nel cielo infinito.
Nella foresta verde e serena,
I cervi eleganti e tranquilli vagano liberi.
Gli scoiattoli corrono sui tronchi lunghi degli alberi,
Nella foresta verde e serena.
Lentamente tutto sta scomparendo,
Dall’uso di plastiche
sporche e terribili.
Dall’uccisione
di animali gentili,
Lentamente tutto
sta scomparendo.
C’è la speranza
di salvare il mondo,
Se proteggiamo l’ambiente
che tutti adoriamo.
Se riduciamo la quantità
di plastica che usiamo,
C’è la speranza di salvare
il mondo.
Poesia originale di Despina Kydas, studentessa di italiano dell’Anno 9 al Sacred Heart Girls’ College e vincitrice del Premio Dante Alighieri per la sezione “studenti non italiani”.
Il Croco
Ogni giorno comincia
con il buio,
Implori per il caldo e il sole di luglio, Ma solo c’è il freddo e le ombre dell’ignoto, Non puoi più vedere il bellissimo vigneto, non con questo scuro.
La speranza sembra
così lontana,
E la solitudine sembra strana,
Non trovi pace nel giorno a giorno, Sembra che alla felicità non ci sarà un ritorno,
Ti concentri sulle ansie,
e le trovi ovunque.
Ma dentro la foresta,
sotto la neve,
In mezzo a tutto
quel che è greve,
Si vede un tocco di viola,
È un croco che coltiva la sua stessa aiuola, il fiore cresce nell’inverno senza paura.
E il giorno non si sente più triste e scuro,
Perché vedi che tutti hanno
un futuro, Si comincia a vivere di nuovo, Perché puoi
fiorire come il croco,
Che ha sempre speranza
e rimane puro.
Poesia originale di Alice De Luca Fontana, studentessa di italiano dell’Anno 12 al Mount St Joseph Girls’ College e vincitrice del Premio Dante Alighieri per la sezione “studenti Italo – Australiani”.
Il Discorso
La pace verrà
La pace esisteva all’inizio e continuerà a esistere per sempre. Qualche volta sembra che non sia una possibilità – che il conflitto, la guerra e la sofferenza continueranno per sempre, ma non è vero. La vita è tale che nessuna battaglia, nessuna guerra e nessun disordine possano continuare per sempre. Torneranno sempre all’equilibrio. Persino quando non sembra che tornerà, la pace è inevitabile. La struttura della nostra società lo garantisce. La pace verrà, nonostante tutto.
La guerra e la pace sono opposte – sempre una contro l’altra, allora nello stesso posto non possono esistere insieme. Ma questo fatto è la stessa ragione per cui la pace tornerà ogni volta che è interrotta. Nessun conflitto può continuare per sempre. Le persone si stancano, le risorse esauriscono e rancori da lungo tempo vengono dimenticati. È difficile far durare una guerra a lungo. Sappiamo questo dalla storia. Non c’è mai stata una guerra che è durata per sempre. Le guerre possono durare per decine o centinaia di anni, ma mai per sempre. Con il tempo i nemici diventano amici e la concorrenza diventa amicizia. Paesi che erano in guerra risolvono sempre i loro problemi, è semplicemente la natura umana. Forse la guerra tornerà, ma si può riposare, perché con ciò un giorno la pace tornerà ancora.
La pace non è solo inevitabile a causa di questo, ma anche perché la nostra società è stata fondata sulla pace. La struttura della nostra società garantisce il ritorno della pace quando se ne va perché tutti gli aspetti positivi e più belli della nostra vita sono stati creati durante tempi di pace. È la ragione per cui abbiamo quello che abbiamo: le nostre leggi, la nostra cultura, l’arte, la musica, l’architettura. Queste cose devono la loro esistenza alla pace. Perché la maggior parte delle persone vogliono che questi aspetti prosperino, lo faranno sempre. La volontà delle persone garantirà il ritorno della pace.
L’equilibrio è anche molto importante per una società; è il tempo in cui facciamo il meglio che possiamo. E l’equilibrio per noi, come umani, è la pace. Mentre abbiamo la tranquillità e l’armonia, possiamo migliorare la nostra vita e la nostra società ha più creatività e inventiva. Quando non siamo distratti dalla guerra, possiamo dedicare più risorse alla tecnologia che migliorerà la nostra vita. Questo è stato vero negli ultimi anni. Gli sviluppi nella medicina, educazione, filosofia e nelle scienze che abbiamo avuto negli ultimi cinquant’anni sono stati possibili solo perché avevamo e abbiamo ancora la pace. Dall’alba dei tempi, abbiamo cercato di migliorare la nostra vita e per questa ragione la nostra società tornerà sempre all’equilibrio, alla pace.
Verrà. La pace verrà, nonostante tutto. L’umanità ha la capacità di riprendersi da qualsiasi cosa. La pace tornerà quando è interrotta, non c’è niente che possa fermarla. Non la guerra, non l’odio, niente. È garantito dalla nostra società. La pace è inevitabile, non importa da quanto tempo se n’è andata. Come una colomba che tornerà al nido, la pace verrà.
Discorso di Daniel Seymour, studente di italiano dell’Anno 11 all’Associazione Culturale L’Aurora e vincitore del Premio Dante Alighieri per la sezione “studenti Italo – Australiani”.