MELBOURNE – Nicola Gobbo ha concesso la sua prima intervista da più di un anno, da quando è diventata di dominio pubblico la sua “doppia vita” di avvocato dei boss delle malavita e di informatrice segreta della polizia. Parlando da una località segreta al di fuori dell’Australia nel corso del programma 7.30 dell’ABC, Gobbo ha rivelato di temere per la propria vita e di avere però rifiutato di entrare nel programma di protezione gestito dalla polizia del Victoria.
“La mia più grande paura è costituita proprio dalla polizia stessa. Temo che possa tentare di uccidermi, o di mettermi in una posizione tale da agevolare la mia morte”, ha sostenuto l’avvocato, rivelando di avere intenzione di citare in giudizio le forze dell’ordine per chiedere risarcimenti di milioni di dollari per il dolore e la sofferenza causati dalla polizia a lei e ai suoi figli. 
Nicola Gobbo ha poi difeso la decisione di non deporre di fronte alla Commissione d’inchiesta che ha investigato sullo scandalo dell’Avvocato X, citando le sue cattive condizioni di salute.
Il capo della polizia del Victoria Graham Ashton ha difeso il Corpo dalle accuse di Gobbo, dicendo che se quest’ultima è a conoscenza di qualsiasi fatto concreto, dovrebbe subito segnalarlo alla Commissione statale anticorruzione IBAC.